La riforma che il governo Letta erediterebbe da Di Paola prevede per i 50enni l'esenzione dal servizio di dieci anni con l'85% dello stipendio
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La riforma delle riforme, la spending review delle forze armate tanto voluta da Giampaolo Di Paola, ministro della Difesa nel governo Monti dal 18 novembre 2011 al 28 aprile 2013, nasconde un trucco. Anzi, uno scivolo d'oro che garantisce ai 50enni l'esenzione dal servizio di dieci anni con l'85% dello stipendio. Una sorta di bonus decennale, in pratica, che si spalma ancora una volta, tra le tasche degli italiani.
La rivelazione arriva da una "gola profonda" che ha contattato il Corriere della Sera: un vecchio ufficiale, ora consulente istituzionale, chiede l’anonimato. Nel dettaglio: la legge 244 del 2012 voluta da Giampaolo Di Paola (ovvero dall'esecutivo precedente) viene recepita, in automatico, dal governo Letta. Lo slogan di Di Paola è "trentacinquemila uomini in meno in dodici anni", una formula magica che prevede una sostanziosa redistribuzione dei carichi di spesa: ovvero meno uomini, armi migliori e usate meglio. Redistribuzione, però, che si servirà di tre canali: il passaggio del personale ad altro ministero, il prepensionamento e, soprattutto, l’"esenzione dal servizio", comma sesto dell’articolo 2209, il punto più controverso nella disciplina del periodo transitorio: dai 50 anni in poi (dieci anni prima del congedo) si può entrare in un magico limbo, lo "scivolo d’oro" appunto, grazie al quale si conserva l’ottantacinque per cento dello stipendio senza lavorare più nemmeno un solo giorno, con tanto di pensione piena. Una sorta di bonus decennale per le forze armate che verrà inserito nel codice dell’ordinamento militare a meno che Camera e Senato non si mettano di traverso.