Il premier pungolato dai "piccoli" per una verifica immediata del programma
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Colloquio telefonico tra Giorgio Napolitano ed Enrico Letta. Il presidente della Repubblica ha ribadito al premier "il suo apprezzamento per la continuità e i nuovi sviluppi dell'azione di governo sul piano nazionale e nelle relazioni internazionali". Lo rende noto l'ufficio stampa del Quirinale. Poco prima il premier aveva incontrato il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi. "Discussione franca ma costruttiva", dichiara Palazzo Chigi.
A mettere fretta a Letta sono i "piccoli" della maggioranza che chiedono di stringere sulla verifica in una giornata delicata, quella che precede l'attesa direzione del Pd. Intanto prosegue il tam tam che vuole vicina una crisi pilotata, con un Letta-bis o addirittura con la "staffetta" Letta-Renzi a Palazzo Chigi.
Il Capo dello Stato rassicura Letta e ribadisce "apprezzamento per la continuità e i nuovi sviluppi dell'azione di Governo sul piano nazionale e nelle relazioni internazionali". Niente da dire, intanto, da Palazzo Chigi sul tema del giorno: l'avvicendamento Letta-Renzi di cui parla tutto il Palazzo. "Chiacchiere da Transatlantico", l'unica chiosa.
Tregua con la Confindustria - Il premier sigla invece una tregua importante con gli industriali. In un "franco e costruttivo" confronto con Giorgio Squinzi a Palazzo Chigi, Letta mette da parte gli affondi del Presidente di Confindustria per parlare con lui di costo del lavoro, crediti alle imprese, sburocratizzazione, investimenti ed impegnarsi ad andare il 19 febbraio in Confindustria per un incontro con i vertici degli industriali, ai quali non mancherà di spiegare le opportunita' aperte dalla felice missione negli Emirati. Da parte sua Squinzi ha ribadito a Letta la necessità di agire in fretta perche' il Paese ha bisogno di misure urgenti e ha evidenziato che Confindustria continuera' ad osservare con attenzione l'operato del governo.
Il rilancio dell'azione di governo - "Un ulteriore rilancio dell'azione di governo passerà per "Impegno 2014" solo dopo l'approvazione della legge elettorale", fanno sapere dallo staff di Letta. Quanto al resto, Marianna Madia dice che l'ipotesi di un ticket di governo Letta-Renzi "non è stata all'ordine del giorno perché in questo momento l'Italia ha un governo, è il governo Letta. Il ruolo del Pd è sostenere e spronare il governo che c'è". A dare una mano arriva poi Giorgio Napolitano, ed anche gli alleati di Ncd, per i quali è l'ora di un cambio di passo ed il Pd deve metterci idee e uomini. "Il Pd sta compiendo gli errori di sempre. Dopo il derby a cui abbiamo assistito per 15 anni tra D'Alema e Veltroni ora rischiamo di fare il bis con Renzi e Letta. Il Pd faccia una scelta chiara sul sostegno al governo anche perché noi di Ncd non lo sosteniamo se il Pd non ci crede. Siamo leali e trasparenti", è il mantra che Angelino Alfano continua a ripetere.