Imu-Bankitalia, ostruzionismo di M5S "Stralcio o andremo avanti a oltranza"
© ansa
© ansa
Il decreto scade oggi. I deputati grillini sperano in questo modo di oltrepassare i tempi limite e bloccare la conversione del decreto
© ansa
Alla Camera continua l'ostruzionismo del M5S sul decreto legge Imu-Bankitalia, che deve essere convertito al massimo entro oggi a pena di decadenza. I deputati grillini intervengono a raffica sul verbale della seduta precedente per ritardare al massimo la ripresa dell'esame del testo, su cui vanno ancora votati gli ordini del giorno. "Stralcio delle norme o andremo avanti a oltranza", dichiarano i deputati grillini.
© ansa
© ansa
I deputati del Movimento 5 Stelle chiedono l'approvazione immediata di una proposta di legge in commissione in sede deliberante per scongiurare il pagamento dell'Imu sulla prima casa e lo stralcio delle norme su Bankitalia dal decreto all'esame dell'Aula di Montecitorio. "Se nessuna di queste proposte venisse accolta - ha ammonito Angelo Toninelli - saremo costretti ad andare avanti con l'ultimo baluardo per la democrazia parlamentare, che è l'ostruzionismo".
Se i deputati M5S si avvarranno di tutti gli strumenti che il regolamento di Montecitorio pone a loro disposizione per praticare il "filibustering", potranno seriamente compromettere la conversione del decreto. Al netto del tempo necessario per ultimare la votazione degli ordini del giorno, M5S dispone di circa oltre 17 ore per intervenire in dichiarazione di voto: il che vuol dire che al voto finale si arriverebbe in quel caso non prima delle 3 di domani, ammesso che non chiedano di intervenire anche deputati della Lega e di Fdi, i cui gruppi sono contrari ai contenuti del decreto. Oltre la mezzanotte, quando il decreto scadrà.
A meno che la presidente Boldrini non si avvalga della facoltà, che solo a lei spetta, di applicare la cosiddetta "ghigliottina", ponendo a in certo punto in votazione direttamente il provvedimento a prescindere dalla fase in cui si trova e bloccando così d'imperio l'ostruzionismo. Sarebbe la prima volta ad accadere nella storia repubblicana, e l'opposizione è sul piede di guerra. La dichiarazione con cui la presidente, ieri sera, sostanzialmente minacciava di applicare oggi la "ghigliottina" ha avuto un effetto deflagrante nella parte finale della seduta di ieri, in serata. A protestare non sono stati, infatti, solo i M5S ma soprattutto la Lega e Fdi, dando vita a un dibattito che ha ulteriormente fatto allungare i tempi.