Il ministro dell'Economia: "Quella del lavoro è una riforma complessa che, consentitemi il bisticcio, permette di semplificare"
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Sulle privatizzazioni il governo intende "accelerare" il pacchetto ideato dal governo Letta e sta preparando un nuovo piano. Lo ha confermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel suo intervento al Forum Confcommercio di Cernobbio. Quella del lavoro, ha aggiunto Padoan, "è una riforma complessa che, consentitemi il bisticcio, permette di semplificare".
"Il governo - ha specificato Padoan - guarda con favore a concrete ipotesi di dismissioni di partecipazioni che potranno essere realizzate da società controllate come Ferrovie dello Stato e Cassa Depositi con riferimento all'apertura al capitale privato di Fincantieri".
"Da Cottarelli primo passo che offre opzioni alla politica" - Il lavoro del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, "è un primo passo che offre opzioni alla politica", ha detto il titolare del Tesoro, aggiungendo che si ottengono "risultati significativi in termini di Pil facendo funzionare diversamente pezzi della macchina statale".
"Misure per la crescita ma con conti a posto" - "Non abbiamo alternative: dobbiamo crescere, recuperare competitività, creare buona occupazione, senza mettere a rischio i conti pubblici", ha aggiunto il ministro dell'Economia. "Si è interrotta nel terzo trimestre del 2013 la prolungata caduta del Pil, ma il quadro congiunturale resta fragile ed esposto a molti rischi ed è anche caratterizzato da un'ampia eterogeneità di natura settoriale e territoriale", ha sottolineato.
"Tesoro è 'signor no' ma mio vocabolario più ampio" - Parlando al Forum Confcommercio di Cernobbio, Padoan ha anche ironizzato sul suo ruolo: "Il ministro dell'Economia è tradizionalmente il 'signor no'. Sto imparando il mestiere, spero anche a schiacciare i bottoni. Credo tuttavia che il vocabolario di un ministro debba essere più ampio di questa singola parola".
"Mercato del lavoro ancora problematico" - "Le condizione del mercato del lavoro continuano a rimanere problematiche nonostante i primi segnali di stabilizzazione", ha poi messo in luce Padoan. "Il tasso di disoccupazione rimane molto elevato e il fenomeno colpisce i giovani e quelli residenti nelle regione meridionali, in tale contesto - ha sottolineato - non bisogna ignorare il rischio crescente del disagio sociale".