Il premier attacca "la disinformazione dei media", che ha provocato "la sconfitta della Moratti"
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"Contro di noi è stato messo a segno un blocco mediatico terrificante". Così Silvio Berlusconi ha descritto ai microfoni di Porta a Porta la campagna elettorale per le amministrative. "I grandi giornali, a partire dal Corriere della Sera, le tv private Sky e La7, e la Rai pagata con i nostri soldi, stanno tutti con la sinistra", ha detto. "Abbiamo la sinistra più impresentabile del mondo, vanno da Vendola a Grillo, passando per Di Pietro", ha aggiunto.
Il presidente del Consiglio parla della propria condizione di imputato: "Lei si immagina un capo del governo che deve subire l'umiliazione come imputato quando invece dovrebbe difendere il Paese al massimo del suo prestigio. Non succede in nessun Paese civile". Ad un giornalista che gli fa notare che lui è anche un cittadino, inoltre risponde: "Secondo lei è normale per un cittadino avere 24 accuse infondate? Io vado in tribunale e quando sono lì penso di assistere a cose paradossali, e mi domando in che modo sia amministrata la giustizia".
"Il regalo più grande per me - prosegue - sarebbe quello di tornare ad essere un cittadino privato". Poi spiega: "Ho un carico di responsabilità, ma anche di insulti, accuse quotidiane dalle televisioni e dai giornali, qualcosa di inaccettabile, per questo sarei felice di tornare un cittadino semplice". Ma poiché non ci sono alternative "io rimango qui".
"Sarei felice di tornare a fare il mio mestiere di imprenditore, ma rimango" anche perché "tutte le volte che si parla di una mia sostituzione, tutti i ragionamenti delle persone sensate dicono che sono l'unica persona in grado di tenere insieme il centrodestra".
Alla domanda se sia disposto a fare un passo indietro se questo servisse a ricomporre il centrodestra con l'Udc, risponde: "Sarei disposto a farlo, se questo favorisce la ricomposizione dell'area moderata e da tutti venisse riconosciuto qualcuno come leader". Ma prosegue: "Tutte le volte che io, in una riunione del Pdl, accenno alla possibilità di un successore scoppia la rivoluzione".
Quanto alle voci sui malumori con la Lega, esclude nella maniera piu' assoluta" sgambetti alla sua leadership all'interno della maggioranza, magari da parte della stessa Lega.
Silvio Berlusconi affronta soprattutto il tema dei ballottaggi. "La sconfitta della Moratti - prosegue il premier - è colpa della disinformazione dei media". Perché la Moratti "ha gestito molto bene" la città, proseguendo "il buon governo" avviato da Abertini. Milano è nelle 25 città top del mondo, ha saputo attrarre investimenti e ha creato l'Expo, "straordinaria occasione anche per illustrare l'Italia in tutto il mondo", ha aggiunto Berlusconi.
Il presidente del Consiglio è poi tornato sulla questione delle multe inflitte ai tg per la sua intervista: "Non credo che pagherete - ha detto -. E' una follia perché c'è un sistema folle che si chiama par condicio, una norma liberticida dove il partito dell'1% deve avere lo stesso spazio di un partito che ha il 30%. Non succede in nessuna parte al mondo".
Quindi, tornando sui candidati ai ballottaggi, ha parlato di De Magistris: "Vorrei sapere come può essere adatto il signor De Magistris che era disistimato dai colleghi magistrati" ed è un "agitatore politico e un demagogo", benché sia "un bell'uomo". La Moratti e Lettieri, invece, "sono persone che hanno gestito aziende, sono capaci di prendere decisioni, mentre gli altri sono amministratori improvvisati. Io credo che Pisapia e De Magistris non riusciranno a vincere, se a Milano e Napoli la gente andrà a votare senza lasciare a casa il cervello".
"Non credo - ha proseguito - che ci sia una persona con la testa sulle spalle che possa votare per il signor De Magistris; uno che vota per il signor del De Magistris vada a casa, si guardi nello specchio e dica sono un uomo o una donna senza cervello".
Quindi rincara la dose su Pisapia: Come fa a governare Pisapia che non ha mai amministrato neppure un'edicola di giornali e che in Parlamento ha fatto solo leggi a tutela terroristi, o per l'eutanasia?. Il Comune di Milano è una grande azienda" da amministrare.
Restando sempre a Napoli, con il problema dell'abusivismo edilizio. "Mi viene voglia di dire che Napoli non si rivolga più al presidente del Consiglio per risolvere i problemi se poi si fanno del male da soli e si mettono nelle mani dell'estrema sinistra...". Poi, riguardo al decreto per bloccare la demolizione delle case abusive e la legge speciale per dare risorse a Napoli, "lo faremo lo stesso (se vince la sinistra, ndr), perché io collaboro con la stessa intensità, anche se la voglia sarebbe di non farlo perché mi sembra davvero una follia pura votare per uno così".
Il premier, quindi, ha attaccato la magistratura, spiegando che "noi pensiamo che la sovranità appartenga al popolo, mentre invece è di Magistratura democratica e dei suoi pm. Io ho un solo potere, quello di suggerire una legge al Parlamento" che poi, con la debita firma del capo dello Stato, comincia il lungo iter in Parlamento con le modifiche apportate dalle commissioni e dall'Aula di ciascuna Camera. Alla fine, se il capo dello Stato la ritiene in linea con gli interessi generali e rispettosa della Costituzione la firma "se no torna indietro". Ma non è finita lì, perché "se la legge poi non piace alle Procure, la portano di fronte alla loro Corte costituzionale che la abroga".
Il premier non risparmia un intervento neppure sulla vicenda Ruby. "E' normale che facessi una telefonata, tutto il resto è stata una montatura di certi pm di Milano ma lo stesso pm così come il funzionario della Questura avevano detto che era tutto regolare e che l'affidamento è una pratica che fanno 500 volte all'anno". Segue la battuta accompagnata da una risata: "Sono una persona che soccorre le persone in pericolo... Lo farei anche per Rosy Bindi...". Poi scherza: "Il presidente Mubarak è stato trattato in modo indecente. Adesso telefonerò al nuovo governo egiziano e ne chiederò la scarcerazione assumendo che è lo zio di Ruby!!".
Silvio Berlusconi promuove l'attuale legge elettorale, il bipolarimo che definisce come il "miglior sistema elettorale al mondo".