Restano due poltrone

Province, la Giunta elezioni della Camera salvail doppio incarico: ok a presidenti-deputati

Bocciata l'incompatibilità tra le due poltrone con 16 voti a 11. Critiche dal Pd: mancanza di serietà

15 Feb 2012 - 16:56
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La Giunta delle elezioni della Camera ha stabilito che l'incarico di presidente di Provincia non è più incompatibile con quello di deputato. La decisione di salvare questo tipo di doppie poltrone è stata presa con 16 voti a favore e 11 contrari. "E' una mancanza di serietà - insorge Donata Lenzi (Pd) -. Non c'è ragione per mantenere il doppio incarico".

Questa decisione garantisce a otto deputati di mantenere anche il loro scranno in Provincia. Conservano infatti il loro doppio incarico Maria Teresa Armosino (Asti-Pdl); Luigi Cesaro (Napoli-Pdl); Edmondo Cirielli (Salerno-Pdl); Antonello Iannarilli (Frosinone-Pdl); Daniele Molgora (Brescia-Lega); Antonio Pepe (Foggia-Pdl); Roberto Simonetti (Biella-Lega); Domenico Zinzi (Caserta-Udc). Quest'ultimo, componente della Giunta, è uscito al momento del voto.

"Con 16 voti contro 11 - dice ancora la Lenzi - si sono salvati. E la scusa è che ormai le Province verranno cancellate, quindi è inutile rinunciare ora alla presidenza". La delibera riguarda anche Ettore Pirovano della Lega, presidente della provincia di Bergamo, che si è dimesso dalla Camera a dicembre.

Non ha partecipato alla riunione della Giunta il componente dell'Mpa Roberto Commercio, impegnato in un'altra commissione. "Avrei votato anche io per l'incompatibilità", ha assicurato.

A giustificare la decisione presa è Maria Pastore, della Lega, che dichiara che alla base ci sono "motivi tecnici". "Non sta a noi interpretare in via estensiva una sentenza della Corte costituzionale che parla solo di sindaci", ha spiegato, "né anticipare la legge che prevede l'incompatibilità dalla prossima legislatura".

Sulla stessa linea anche Maria Grazia Siliquini di Popolo e territorio. Non solo, ha ricordato, "la legge ha fissato l'incompatibilità dalla prossima legislatura e la Consulta parla di sindaci, ma la giunta del Senato nel caso dei sindaci si è pronunciata per la compatibilità e questo ha sollevato un problema giuridico complesso".

Molto duro invece Daniele Marantelli del Pd. "E' il solito consistente contributo, dietro motivazioni da azzeccagarbugli, al vento dell'antipolitica", ha spiegato il deputato. "La Lega predica bene e razzola male".

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