Il premier lo ha annunciato al vice presidente della commissione Ue, Almunia. L'Italia vuole chiudere così anche il contenzioso con Bruxelles
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Il governo si appresta a chiudere il tanto contestato "sconto" sull'Ici alla Chiesa. Con un emendamento l'esecutivo andrà a modificare l'attuale esenzione sull'imposta comunale sugli immobili riservata agli enti non commerciali. Mario Monti lo ha comunicato al Vice Presidente della Commissione Ue, Joaquin Almunia. Così facendo il governo vuole anche chiudere la procedura che la Commissione aprì nell'ottobre 2010.
"L'esenzione per la Chiesa fa riferimento solo agli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un'attività non commerciale". Lo precisa Mario Monti. L'emendamento annunciato abrogherà norme che prevedono l'esenzione a immobili dove l'attività commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente.
L'intenzione del premier è di presentare un emendamento che chiarisca ulteriormente e in modo definitivo la questione, sulla base dei seguenti criteri:
- l'esenzione fa riferimento agli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un'attività non commerciale;
- l'abrogazione di norme che prevedono l'esenzione per immobili dove l'attività non commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente;
- l'esenzione limitata alla sola frazione di unità nella quale si svolga l'attività di natura non commerciale;
- l'introduzione di un meccanismo di dichiarazione vincolata a direttive rigorose stabilite dal Ministro dell'economia e delle finanze circa l'individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciali e non commerciali esercitate all'interno di uno stesso immobile.
Il Presidente Monti - si legge in una nota del governo - auspica che l'iniziativa del Governo permetta alla Commissione europea di chiudere la procedura aperta nell'ottobre 2010.
La risposta della Cei: valutare l'aspetto "no profit"
''Ogni intervento volto a introdurre chiarimenti alle formule vigenti sarà accolto con la massima attenzione e senso di responsabilita''. Così la Cei commenta le novità sull'Ici annunciate dal governo. ''Ci auguriamo che sia riconosciuto e tenuto nel debito conto il valore sociale del vasto mondo del no profit'', aggiungono i vescovi.
Anci: siamo stupefatti, nessuno ci ha detto nulla
"Stupore" per un intervento sulla manovra economica in materia di Ici senza che ci sia stata alcuna consultazione con i comuni. E' quanto trapela in ambienti dell'Anci che ricordano come si tratti di un'imposta comunale. Per questo di prevede che già domani, nel corso dell'ufficio di presidenza convocato a Roma possano esserci delle reazioni all'emendamento annunciato dal governo.