cento euro per pochi minuti

Scandalo a Genova, cento euro per pochi minuti di presenza in commissione

Dopo l'appello molti consiglieri se ne vanno, ottenendo comunque il gettone giornaliero

13 Mar 2012 - 11:32
 © Dal Web

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Singolare abitudine al consiglio comunale di Genova: molti consiglieri rispondono all'appello e pochi minuti dopo se ne vanno, percependo comunque cento euro per la 'fondamentale' presenza. Aldo Praticò, del Pdl, detiene il record assoluto, rimanendo al lavoro ben 60 secondi. E lui replica: "Ognuno ha la sua coscienza. Io in commisione sto quanto voglio, punto".

Repubblica ha monitorato per circa due mesi (dal 17 gennaio al 7 marzo) le nove commissioni comunali di Genova e ha scoperto la cattiva abitudine dei consiglieri. Il capogruppo della Lega, Alessio Piana, per nove volte su diciotto è uscito in meno di mezz'ora. Stracciato ampiamente da Andrea Proto (Italia dei Valori) che si reca in consiglio per restarci tre, cinque o massimo dieci minuti. E ancora, Vincenzo Vacalebre, dell'Udc, vi rimane per centottanta secondi.

L'inchiesta mette in luce come non si tratti di un'eccezione ma della regola. Da destra a sinistra, i consiglieri rispondono all'appello e, solo per la presenza, ricevono 97 euro e 61 centesimi. Non importa quanto restano, il guadagno è assicurato. Di commissioni se ne fanno una ventina al mese. Il massimo dei gettoni previsto per ogni singolo consigliere è di diciotto, che in totale sono quindi 1.800 euro lordi.

"È una vera schifezza - commenta il presidente del consiglio comunale genovese Giorgio Guerello a
Repubblica
- questi signori sviliscono il senso della democrazia. Ad inizio del ciclo amministrativo abbiamo provato a cambiare le regole, senza riuscirci. Sono certo che il nuovo consiglio comunale si autoemenderà". Risolvere il problema, in fondo, non sarebbe difficile: basterebbe che il gettone venisse consegnato solo a chi rimane per tutta la seduta.

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