La vice-presidente del Senato: quei diamanti comprati con i miei risparmi
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Rosy Mauro, vice-presidente del Senato e leader leghista fino a pochi giorni fa, ora guarda avanti. Molto avanti. Addirittura alla cosiddetta "anti-politica". A "Matrix", Alessio Vinci ipotizza per la Mauro un futuro nel Movimento 5 stelle capitanato da Beppe Grillo. "Tutto può succedere - risponde lei - Non ho ancora deciso che farò, non escludo niente, farò un passo alla volta". Resta da vedere se Grillo accetterà l'eventuale new entry.
"Non voglio buttare a mare l'esperienza politica"
Quel che è certo, per la vicepresidente del Senato, è che "non ho voglia di buttare a mare tutto, il passato e l'esperienza costruiti in questi anni". "C'è stato un momento in cui pensavo: 'Non posso reggere' - racconta - mi vergognavo di quel che leggevo sui giornali. Ma ora, superata quella fase, mi sono detta che bisogna restare e combattere per quel che si crede". Quanto al futuro della Lega, "voglio vedere come va a finire - conclude - i militanti ragionano con la loro testa e quel che è stato fatto è una carognata vergognosa".
"Non pentita del 'no' a Bossi"
Sulla fase che ha portato alla sua espulsione dal partito, dopo aver rifiutato di rassegnare le dimissioni come chiestole da Umberto Bossi, dichiara di non essere "assolutamente" pentita. "Più passano i giorni e più penso di aver fatto la scelta giusta, anche se dolorosa. Non posso cancellare 20 anni trascorsi in Lega e nel Sindacato Padano".
"Mai sentito parlare di dossieraggio"
Al conduttore Alessio Vinci che le chiede del presunto dossieraggio confezionato per screditare l'ex ministro dell'Interno e su compagno di partito, Roberto Maroni, la Mauro risponde di non aver "mai sentito parlare di dossieraggio, di spiate o altro. "Io ero un esponente della Lega -aggiunge la vicepresidente del Senato - non ero una dirigente e dunque non potevo prendere decisioni, né amministrative né tanto meno politiche. E c'è una bella differenza", sottolinea. Quando il conduttore Alessio Vinci le mostra la copertina di "Panorama" dedicata all'inchiesta sul presunto dossier ai danni di Maroni, Mauro strabuzza gli occhi e dice di essere "sorpresa".
"Belsito era dirigente, nessuno può fingere di non conoscerlo"
Quanto all'ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, la Mauro risponde: "Ci ho parlato perché era un dirigente della Lega. Veniva anche a cena al Senato. Era il tesoriere del partito e nessuno può far finta di non conoscerlo. Tutti hanno avuto a che fare con lui".
"Cerchio magico e io badante di Bossi? Invenzioni di invidiosi"
Sul cerchio magico, la vicepresidente del Senato afferma che era "una storia di 2/3 anni fa: inventato per far s^ che si dimostrasse che Bossi non era capace di intendere e di volere. E mi facevano apparire, purtroppo, come la badante: ero onorata a dare una mano a Bossi che conosco dal 1987. Forse erano gelosi: a volte l'invidia è una brutta cosa".
"Lo scandalo nasce da guerra interna"
"Tutto lo scandalo - afferma ancora l'ex esponente leghista - nasce da una guerra di successione interna".
"Non mi dimetto dal Senato, ma non sono una poltronara"
Dimissioni dal Senato? "No. Sono tutt'altro che una 'poltronara': se lo fossi stata avrei fatto un passo indietro per avere la ricandidatura. Mi chiedo il perché di tutto questo fango addosso".
"Maroni? Non pronuncio più il suo nome"
Rosy Mauro ammette di "non riuscire più a pronunciare il nome del mio ex collega". Si riferisce a Roberto Maroni al quale la Mauro rimprovera di aver aizzato la folla di Bergamo contro di lei: "Io ho sempre detto le cose in faccia - ha spiegato - e questo in politica spesso è controproducente. Non ho mai incitato nessuno contro un mio collega di partito e anche quando lui si è messo in aspettativa - ha aggiunto, sempre riferendosi a Maroni - io sono andata a dirgli in faccia che sbagliava. Non ho incitato la base contro di lui". "Non ho mai incitato nessuno da un palco come ha fatto il mio ex collega di partito (Maroni, ndr) di cui faccio fatica a dire il nome. Non ho mai fatto quello che ha fatto lui: in faccia comunque gli ho detto che stava sbagliando".
"Messa sotto accusa e non so perché"
"Io sono stata messa sotto accusa e ancora non so percheé. Mi chiedono di fare un passo indietro dall'istituzione. Io dico di no perché ho la coscienza pulita e se avessi fatto un passo indietro avrei innescato un meccanismo di colpevolezza e poi non può bastare una telefonata per decapitare una carica istituzionale e le istituzioni".
"Diamanti? Tutto comprato con i miei risparmi"
Quanti ai diamanti e alle case che, secondo l'inchiesta sui fondi della Lega, sarebbero stati da lei acquistati con il denaro del partito, afferma di aver comprato tutto con i suoi risparmi. "Con i miei risparmi ho comprato tante cose. Ho comprato tutto, anche le case". Poi: "I miei 730 parlano e sono pubblici come i miei investimenti e tutti possono vedere le donazioni fatte di tasca mia al sindacato". Ancora una volta la Mauro non si capacita di questo "fango mediatico".