Intervista al settimanale Gente. "Mai pentito del mio passo indietro. Monti è una persona seria"
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Berlusconi non pensa al Quirinale ma auspica che si creino le condizioni per le riforme istituzionali. Il leader del Pdl ne parla in un'intervista esclusiva con "Gente": "Non è vero che penso al Quirinale come al mio futuro - dice -. Spero che, profittando della pausa della contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra, si arrivi a un cambiamento dell'assetto istituzionale che renda finalmente governabile questo Paese".
Quel passo indietro
"Pur avendo la maggioranza nelle due Camere, d'accordo con la direzione del mio partito, decisi di fare un passo indietro nella speranza che, con un governo tecnico, si potesse avviare un confronto tra maggioranza e opposizione per approvare quelle riforme indispensabili per la governabilità del Paese. Monti, di cui conoscevo la serietà e la competenza, ha avuto il mio appoggio, unitamente a quello del Popolo della Libertà, e io spero che possano realizzare anche i provvedimenti che il mio esecutivo aveva avviato", così Berlusconi ricorda il suo passo indietro.
Caso Rai
"Lo scorso anno la Rai ha chiuso con un bilancio in attivo, non c'è quindi necessità di un commissariamento. C'è già una legge che ne regola la governance e non vedo l'utilità di cambiarla", spiega Berlusconi.
Riguardo invece, alle dichiarazioni del figlio Pier Silvio, vicepresidente di Mediaset, sul programma di tagli ai costi senza toccare i dipendenti, spiega: "I miei figli portano avanti una filosofia imprenditoriale che ricerca di continuo l'innovazione e valorizza tutti i collaboratori che si sentono parte di un progetto comune e vincente, quasi di una grande famiglia, dove ci si conosce tutti e ci si dà sempre una mano".