Bruxelles dovrà finanziare la disastrata banca spagnola con 19 miliardi di euro. L'istituto iberico rischia il fallimento per i debiti milionari del calcio. Colpa degli stipendi di Barça e Real
© Ansa
Bankia, la banca spagnola che rischiava di affondare, sarà salvata. Con i finanziamenti dell'Europa. E quei soldi che Bruxelles stanzierà, prendendoli dalle tasche di tutti gli europei, quindi anche le nostre, serviranno a pagare un bel po' di stipendi. No, non quelli dei pensionati spagnoli. Quelli dei calciatori del Real Madrid e in generale della Liga, da Cristiano Ronaldo a Kaka.
Stipendi "pesanti", evidentemente. Si parla di 10,5 milioni per Messi, 13 per Ronaldo, 14,8 per Mourinho, come puntualizza il "Corriere della Sera". Perché è proprio il maxidebito del calcio spagnolo (5 miliardi di euro, pari a mezzo punto del deficit) uno degli aspetti più critici della situazione finanziaria del sistema Spagna. Cinque miliardi di debito a fronte di 1,8 miliardi di incassi e di spese correnti più alte di 300 milioni.
Per pareggiare, bisognerebbe mandare a casa un terzo dei calciatori che giocano nella seria A spagnola oppure dimezzare gli stipendi del Real. Il calcio iberico deve, per tasse arretrate e oneri sociali, un miliardo alla Spagna. Tempo per mettersi in regola? I "club" avranno otto anni: una concessione che sa di trattamento di favore. Quanto agli altri 4 miliardi di debiti, si tratta di altri favori delle banche spagnole: in pratica, si concedevano prestiti alle squadre dal momento che "il calcio con il seguito popolare rientrava (rientra?) nelle priorità politiche".
Il problema è che tutti questi buchi neri di finanziamenti non restituiti adesso ci troveremo a smaltirceli tutti quanti noi, europei, visto che saremo noi a coprire l'insolvenza delle banche che finanziano la Liga.
Il Real Madrid è indebitato per 660 milioni, il Barcellona per 548, ma le due sequadre sono le più solventi per i loro fatturati in crescita. Il Valencia invece ha un debito da 380 milioni contro entrate pr 120. Valencia e Real sono entrambi clienti di Bankia. Caja Madrid concesse 76 milioni per acquistare Ronaldo e Kaka, a un interesse pari all'1,5% in più dell'Euribor: un tasso da leccarsi i baffi. Nel 2009 il Valencia evitò il fallimento grazie a un maxi prestito di Bancaja. Le due banche si fusero in Bankia per salvarsi dall'esplosione della bolla immobiliare. Lo Stato ci mise i 4 miliardi che servivano. Ma adesso di miliardi ne servono 19 e a metterli sarà l'Europa. Che invoca (inutilmente?) una rottura del triangolo Liga-politica-finanza.