Ora la legge passa al Senato. Numerose le defezioni del Pdl al voto finale
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Dopo le tre fiducie di ieri, l'Aula della Camera ha dato il via libera anche al testo completo del ddl anticorruzione. Il disegno di legge, approvato a Montecitorio con 354 voti a favore, 25 contrari e 102 astenuti, ora passa al Senato. Il ddl è passato ma con una maggioranza risicata e con un alto numero di astenuti: 102. Tra questi, oltre alla Lega, hanno deciso di astenersi anche 38 esponenti del Pdl.
Al voto finale non hanno partecipato 72 deputati del Pdl (di cui 11 in missione) compresi il segretario Angelino Alfano, che da ministro della Giustizia aveva presentato la prima versione del ddl, e il leader Silvio Berlusconi.
Erano in missione, fra gli altri, Maurizio Paniz e Maurizio Lupi.
In contrasto con la disciplina del gruppo, poi, ci sono stati due voti contrari (Luca D'Alessandro e Lucio Barani) e 38 astensioni fra cui quelle di Guido Crosetto, Pietro Lunardi, Alfredo Mantovano, Alfonso Papa, Gaetano Pecorella e Giorgio Stracquadanio.
Severino: "Legge migliorabile"
"Apprezzo la ragionevolezza e lo spirito di chi ha votato la fiducia". Lo ha detto il ministro Paola Severino dopo l'approvazione del ddl. "ci sono riserve da una parte e dall'altra, ogni legge è perfettibile ed anche questa, saremmo persone presuntuose se non lo pensassimo, come tutte le legge anche questa è migliorabile".