Il Consiglio dei ministri approva misure "trasforma Italia" su crescita e costi della politica
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Gli scandali legati allo sperpero di denaro per la politica fanno parte di "un'Italia vecchia che preferiremmo non vedere più". Il presidente del Consiglio Mario Monti annuncia così l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri dei decreti sugli enti locali e per lo sviluppo: "Due provvedimenti molto diversi tra loro ma che hanno in comune l'obiettivo di trasformare l'Italia" ha chiuso il premier.
"Adesso - ha detto il premier iniziando a presentare il decreto sullo sviluppo - vi presentiamo la parte che si occupa dell'Italia nuova, mentre più tardi vi presenteremo la parte (dl su enti locali ndr.), che cerca di cancellare e di evitare la ripetizione per il futuro di aspetti dell'Italia esistita finora e che preferiremmo non vedere in futuro".
Le norme "trasforma Italia" varate oggi, ha spiegato il premier, "grazie alla circolazione del sapere, della connettività e grazie ai servizi digitali per i cittadini, servono per recuperare il gap tecnologico del Paese. Con queste norme - ha aggiunto Monti - puntiamo a fare del dell'Italia un luogo dove l'innovazione sia un fattore di crescita sostenibile e di produttività per le imprese".
Passera: nuovi fondi per le opere
Con il credito d'imposta alle infrastrutture, previsto nel dl sviluppo, "si possono mettere in moto opere per decine di miliardi di euro che altrimenti non partirebbero". Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, illustrando le misure varate dal Cdm. Sono sei le aree d'intervento: agenda digitale, startup, realizzazione di grandi opere, attrazione di investimenti esteri, credito alle Pmi e liberalizzazioni.