Modificato il testo della legge come "chiesto" dal Consiglio di Stato che aveva bocciato l'imposta
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Il governo ha modificato il testo della legge sull'Imu per gli immobili non commerciali e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro di regole in tempo per consentire di essere sottoposti al pagamento dell'imposta dal 1° gennaio 2013. Lo riferisce palazzo Chigi. Anche gli edifici adibiti ad attività non commerciali (assistenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ecc.) dovranno così pagare la tassa dal prossimo anno.
"Il governo - si legge nella nota diffusa da palazzo Chigi -, preso atto dei rilievi formulati dal Consiglio di Stato nel parere depositato il 4 ottobre 2012 sullo schema di regolamento ministeriale relativo all'applicazione dell'esenzione dall'Imu per gli immobili utilizzati con modalità non commerciali (per il caso di utilizzazione mista 'indistinta'), ha ritenuto di intervenire integrando la norma primaria, nel punto in cui autorizza l'intervento regolamentare, inserendo anche i requisiti che devono avere le attività per essere definite come non commerciali".
"Le linee guida, pertanto, definiranno le modalità e le procedure della dichiarazione e gli elementi rilevanti per quantificare il rapporto proporzionale tra attività commerciali e non. Definiranno inoltre i requisiti, sia generali che di settore, per poter qualificare come svolte con modalità non commerciali le attivit… di vario tipo (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive). Pertanto il quadro regolatorio - sottolinea la nota -, sia primario che secondario, sarà completamente definito in tempo per il periodo annuale di imposta (che decorre dal 1 gennaio 2013) con l'effetto di pieno adeguamento al diritto comunitario e con la determinazione delle situazioni assoggettabili alla imposta in questione".