Il Premio Nobel, vicino al M5S, a ruota libera sul totoministri. "Schifani? Dentro il nome c'è già tutto"
Dario Fo © LaPresse
Dario Fo si lancia in un'invettiva politicamente scorretta nei confronti di due esponenti del Pdl, in predicato per diventare ministri del prossimo esecutivo guidato da Enrico Letta. A Renato Brunetta serve un seggiolino per poter raggiungere lo scranno e il suo cervello è ancora più piccolo della sua altezza. Mentre dentro il nome di Renato Schifani "c'è già tutto", commenta il Premio Nobel interpellato sul totoministri a La Zanzara, su Radio24.
"Brunetta che giura da ministro? La prima cosa che faccio - ha esordito Dario Fo - è cercare un seggiolino per poterlo mettere a livello, all'altezza della situazione. Oppure meglio una scaletta, così se la regola da se". Poi, ha proseguito: "Sarebbe una gentilezza che si fa a Brunetta, e alla società, per non avere l'angoscia di vedere qualcuno che non ce la fa. Il cervello di Brunetta - prosegue Fo - quello sì che è ancora più piccolo."
Poi, alla domanda dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Schifani al governo, il drammaturgo vicino al Movimento 5 Stelle, prosegue sulla stessa linea: "Il cognome è onomatopeico, dentro il suo nome c'è già tutto, il rifiuto e il senso di angoscia e di repulsione per queste persone. Con questi al governo - conclude Fo - mi hanno copiato delle scene intere del Mistero Buffo".
Alfano: "Da Fo volgarità gratuita" - Immediata la reazione di esponenti del Pdl. Il segretario del partito, Angelino Alfano, parla di "dichiarazioni dal contenuto spregevole", che "colpiscono per la gratuita volgarità di un personaggio che, evidentemente, è ben lontano dal senso alto della politica e offende impunemente, credendo di divertire come durante uno spettacolo di cabaret di scadente livello". Alfano definisce quelle del Premio Nobel "parole incivili" di un uomo che "ricorre persino alle offese personali per sentirsi realizzato e per soddisfare il proprio malsano egocentrismo". Il segretario del Pdl conclude: "Ci vergogniamo per lui".
Lupi: "Attacco vergognoso" - "Se penso che c'è chi ha provato a candidare Dario Fo alla Presidenza della Repubblica mi vengono i brividi", commenta Maurizio Lupi(Pdl), vice presidente della Camera. "Il razzismo - prosegue Lupi - con cui oggi si scaglia contro i capigruppo Renato Brunetta e Renato Schifani è semplicemente vergognoso. Un odio che ricorda momenti bui della nostra storia che nessuno vorrebbe rivivere. Sono queste le persone che mettono a rischio la nostra democrazia", conclude Lupi.