Il leader del Pdl ai suoi: "Dobbiamo essere pronti alle elezioni". Intanto al termine della riunione, i parlamentari del Pdl hanno consegnato le proprie dimissioni ai capigruppo
© Ansa
"La sentenza di ieri si basa sul nulla". Così Silvio Berlusconi nel corso della riunione dei gruppi del Pdl a proposito della sentenza della corte di Cassazione sul processo Mediaset. I giudici si sono basati "sul fatto che non potevo non sapere", ha aggiunto il leader del partito, parlando ai suoi parlamentari. "Non possiamo sottrarci al dovere di una vera riforma della giustizia, per questo siamo pronti alle elezioni", ha detto.
"L'unica nostra colpa è non aver mai preso il 51% e questo ci ha impedito di fare la riforma liberale perché abbiamo subito i veti dei piccoli partiti", ha aggiunto Berlusconi. E sulla possibilità di andare al voto ha ribadito: "Dobbiamo chiedere al più presto le elezioni per vincere. Riflettiamo sulla strada migliore per raggiungere questo obiettivo".
"Nel 2012 pressioni dal Colle per farmi dimettere" - "Avevano pensato, con i fatti del 2012, per esempio con il tradimento di Fini, di averci allontanato dalla vittoria. Anche con una pressione del Colle, decidemmo di dare le dimissioni, anche se avevamo ancora i numeri e una forte maggioranza al Senato", ricorda il leader del Pdl.
"Dopodiché, con l'appoggio al governo Monti e con il mio distacco dalla scena, dovemmo constatare che i sondaggi erano in fortissima discesa. Alfano, per questi motivi, mi costrinse quasi con durezza a scendere nuovamente in campo".
Alfano: "Pronti a dare le dimissioni da ministri" - "Se c'è da difendere i nostri ideali e la storia di tutti noi e la storia del presidente coincide con la nostra, siamo pronti alle dimissioni a partire dai ministri del governo".
Schifani: "Chiederemo al Colle il ripristino della democrazia: grazia per Berlusconi" - "Ci muoveremo a breve io e Brunetta perché ti possa essere restituito nel rispetto della Costituzione quello che ti spetta per la tua storia per quello che hai fatto per il Paese, per ottenere da Napolitano il ripristino dello stato di democrazia che questa sentenza ha alterato", così Renato Schifani nel corso della riunione con i gruppi del Pdl. I due capigruppo, stando a quanto emerso, avrebbero quindi intenzione di chiedere a Napolitano di usare i "poteri costituzionali per difendere la dialettica democratica".
"Se alla nostra richiesta di grazia non ci fosse risposta positiva, tutti sappiamo quello che occorre fare: difendere la democrazia nel nostro Paese", ha quindi spiegato Brunetta.
Parlamentari Pdl consegnano le dimissioni ai loro capigruppo - I parlamentari del Pdl al termine della riunione dei gruppi hanno consegnato ai due capigruppo le loro dimissioni. Schifani e Brunetta si recheranno dal Capo Dello Stato portando le dimissioni dei due gruppi e chiedendo il ripristino della giustizia.