Nel presentare il piano "Destinazione Italia" il premier cerca di zittire le tensioni che si stanno creando nella sua maggioranza
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"Il governo non è un punchingball, adesso giocheremo d'attacco". Lo garantisce il presidente del Consiglio, Enrico Letta, che facendo il verso a una famosa réclame del Carosello spiega di non aver "scritto in fronte Jo Condor". Il premier parla quindi del Piano "Destinazione Italia", che sarà "modo per agevolare e semplificare" gli investimenti stranieri. Perché "il nostro Paese ne ha un drammatico bisogno".
"Come vedete noi stiamo lavorando in modo, molto concreto e attento per gli italiani e non ho nessuna intenzione che si creino cortocircuiti su questi temi". Ha detto detto il premier rispondendo ad una domanda sulle ultime tensioni nella maggioranza. "Vedo che c'è la volontà di usare il governo come una specie di punchingnball, tutti se le danno di santa ragione...", ha aggiunto. "Per cui - ha detto Enrico Letta - lavoriamo e continuiamo a farlo".
"L'unica immagine che mi è venuta in mente è un'immagine di quando ero bambino e vedevo Carosello e c'era una pubblicità che era molto efficace e carina che è rimasta nella memoria di quello che diceva 'Non c'ho scritto Jo Condor in testa'. Ecco, lo voglio dire a tutti, io non c'ho scritto Jo Condor in testa, l'ho imparato da bambino. E al momento opportuno lo dimostrerò nel senso che giocheremo all'attacco".
"Su Berlusconi non ci sono persecuzioni" - "Siamo in uno stato di diritto non ci sono persecuzioni". Così Letta commenta il videomessaggio di di Silvio Berlusconi. "Sarebbe paradossale - ha aggiunto - se nel momento in cui presentiamo un piano per l'attrazione degli investimenti passasse il messaggio che l'Italia è un paese in cui lo stato di diritto non funziona". "In Italia lo stato di diritto funziona e l'autonomia della magistratura la vogliamo rispettare", ha aggiunto il premier.
"Attireremo investimenti dall'estero" - Il Piano "Destinazione Italia" è un "modo per agevolare e semplificare" gli investimenti stranieri nel nostro Paese e prevede "50 misure" molto "secche e semplici" per "risolvere i problemi più grossi che le imprese" incontrano venendo in Italia. Così Letta, durante una conferenza stampa a a palazzo Chigi, ha presentato il provvedimento. Gran parte degli interventi, ha aggiunto, riguardano la "burocrazia, i problemi del fisco e le questioni infrastrutturali", come "il piano per gli aeroporti e le questioni delle bonifiche", ha aggiunto.