Il leader di Fi smentisce l'indiscrezione di "Repubblica": "Sono solo menzogne". "Il partito rimane ma serve altro: la casa della speranza"
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"Solo un folle potrebbe pensare di rottamare Forza Italia e chi combatte al suo fianco". Silvio Berlusconi commenta così l'indiscrezione di "Repubblica" secondo cui questa sarebbe l'intenzione del leader del partito. "Solo menzogne", taglia corto. "Chi sarà candidato si batterà sempre per un patrimonio che si chiamerà sempre Forza Italia" continua, spiegando che i sindaci sono i più capaci, "visto il loro rapporto con il territorio, di ottenere voti".
"Fi rimane ma serve altro: la casa della speranza" - "Voglio essere chiaro: Fi rimane anzi tutti gli azzurri si devono dare da fare ed essere i primi protagonisti di questa democrazia. Ai tutti va data però un'altra possibilità, 'una casa della speranza', dove ci sono partiti, movimenti, professionisti che non vengono dalla politica. Insieme a questo diremo chiaro che proporremo 20 saggi che formeranno un governo di saggi e un programma che contiene quello di cui Italia ha bisogno", ha spiegato.
"Non mollo, se vado in galera fate rivoluzione" - "Sarebbe facile per me andare da qualche altra parte", ha proseguito. "Alcune volte ne ho avuto una voglia, ho un senso di responsabilità che mi frega e sono qui ad affrontare la sinistra e i pm. Ed io non avendo più nulla rischio di finire in galera e se questo dovesse accadere: io spero che facciate un minimo di rivoluzione...". Ora - ha detto - è il momento di una nuova crociata per la democrazia".
"Renzi premier per giochi di palazzo" - Nel corso dell'assemblea degli amministratori di Forza Italia, Berlusconi ha affermato: "L'Italia non conta nulla perché il premier è venuto fuori da giochi di palazzo e non dal consenso del popolo". "Renzi - ha aggiunto - ha una maggioranza usurpata, oggi l'Italia è in una situazione di democrazia sospesa. L'ultimo governo davvero eletto è il nostro".
"Capi dello Stato sempre contro di noi" - "I Presidenti della Repubblica possono non farti governare e così è stato, abbiamo avuto Capi dello Stato sempre conto di noi. Siamo sempre stati con 11 membri della Corte Costituzionale della sinistra che ci ha abrogato diverse leggi", ha proseguito.
"Compravendita senatori? Accuse false" - Sulla presunta compravendita di senatori, il leader di Fi ha detto: "Sono stato accusato 65 volte da pm sinistra di reati e sono stato sempre assolto. Ora la musica è cambiata nei collegi ci sono solo giudici di sinistra e si vede quello che è successo a Napoli: sia chiaro io do 200 milioni a chi dimostra che ho dato due milioni".
"Chiudere Equitalia" - "Equitalia va chiusa", ha poi affermato Berlusconi. "Non conosco un cittadino che si è seduto ad un tavolo con uno dei loro funzionari che abbia detto 'mi sono trovato di fronte ad uno stato giusto', tutti si alzano e dicono: 'Mi sono trovato di fronte ad uno Stato nemico'".
"L'Italicum subirà dei cambiamenti" - Berlusconi ha quindi concluso il suo intervento all'assemblea degli amministratori di Fi affrontando il nodo Italicum. "Questa legge elettorale - ha dichiarato - subirà cambiamenti. Il sistema dei 100 capilista è ingiusto: ci batteremo per un sistema di preferenze libero per tutti".