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Cdm approva il decreto antiterrorismo Alfano: ora reato combattere all'estero

Prevista una stretta sul web: ci sarà il potere di oscuramento dei siti che inneggiano alla jihad. Più soldati a presidio delle città, norme per 007

10 Feb 2015 - 23:06
 © ansa

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto antiterrorismo. Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Il dl introduce una serie di nuove regole molto dure e serie di contrasto al terrorismo internazionale di matrice religiosa - ha spiegato il leader di Ncd -. Se prima era reato solo il reclutare, da oggi lo è anche andare a combattere all'estero".

Norme ad hoc per il personale dell'Intelligence - Nel dl antiterrorismo, ha aggiunto Alfano, "abbiamo previsto norme che riguardano la possibilità per il personale dei servizi di poter deporre nei processi mantenendo segreta la reale identità personale. E sarà loro consentito, con autorizzazione dell'autorità giudiziaria, di effettuare fino a gennaio 2016 colloqui con soggetti detenuti o internati".

Stretta su siti che inneggiano al terrorismo - Inoltre è prevista anche una stretta sul web: sarà stilata una black list dei siti che inneggiano al terrorismo e ci sarà il potere di oscuramento dei siti.

Più militari a presidio delle città - Alfano ha poi annunciato una serie di altre misure approvate in Cdm. "Abbiamo rafforzato e potenziato l'operazione Strade Sicure, abbiamo trovato le risorse e da 3mila militari passiamo a 4.800 militari nelle nostre città con 1.800 militari per il presidio dei siti sensibili", ha detto il ministro dell'Interno.

Rafforzati i poteri di espulsione dei prefetti - Con il decreto, ha proseguito Alfano, "abbiamo affermato il principio che si può seguire nei confronti dei sospettati di terrorismo lo stesso sistema di regole che si usano per i sospettati per mafia". Sono stati inoltre rafforzati i poteri di espulsione dei prefetti nei confronti di stranieri sospetti e quelli per il ritiro del passaporto e di documenti validi per espatrio.

Orlando: "Coordinamento presso Procura Antimafia" - "L'Italia ha procure distrettuali che da tempo indagano sul terrorismo internazionale, non aveva una struttura di coordinamento centrale: la avrà con riferimento della Procura nazionale antimafia". Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando sulle misure antiterrorismo varate in Cdm.

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