La manifestazione era stata vietata dalla Questura. Fumogeni e ortaggi lanciati contro gli agenti. Almeno 12 poliziotti feriti
Tafferugli con lancio di pietre, bottiglie, reti metalliche, ortaggi, ma anche grossi petardi, forse bombe carta, e cariche della polizia a Firenze in occasione della manifestazione 'No a Renzi, no al referendum' alla quale ha preso parte un migliaio di persone giunte da tutta Italia. Il bilancio è stato di dodici feriti o contusi tra le forze dell'ordine, ma anche qualche contuso tra i manifestanti.
Nel corteo dei contestatori centri sociali e vittime Salva Banche - In piazza contro la Leopolda organizzata da Matteo Renzi sono scesi centri sociali delle Marche e di altre regioni, oltre che alcuni esponenti dell'associazione "vittime del decreto Salva Banche". In questa variegata compagine si sarebbero inseriti alcuni manifestanti particolarmente aggressivi, a volto coperto. Dopo una serie di cariche della polizia in piazza San Marco, i manifestanti si sono allontanati percorrendo via della Colonna, ma non sono riusciti a raggiungere la stazione della Leopolda.
Organizzatori corteo: "Non possono fermarci" - La Questura aveva vietato per motivi di ordine pubblico il corteo del comitato "Firenze dice no". La polizia aveva prescritto di manifestare con un presidio fisso in piazza Santissima Annunziata, nel centro delle città, ma gli organizzatori avevano preannunciato l'intenzione di sfilare per le vie di Firenze fino al luogo della kermesse alla quale partecipa il premier Matteo Renzi. "Non si può impedire che questa manifestazione esista e che arrivi alla Leopolda", aveva detto Luca Toscano, esponente del comitato. "Questo divieto - ha aggiunto - è stato fatto a due giorni dalla manifestazione e senza un motivo valido, non deriva solo da una scelta della questura ma da una questione politica".
Nardella: "Inaccettabile sfasciare Firenze" - "Manifestare è un diritto ma usare la violenza e attaccare la città solo per avere visibilità è meschino e vergognoso. Giù le mani da Firenze". E' il tweet del sindaco di Firenze Dario Nardella. "Persone incappucciate che usano violenza contro la città sono inqualificabili. Dire no è legittimo, sfasciare Firenze è inaccettabile", conclude Nardella in un altro tweet.
Persone incappucciate che usano violenza contro la città sono inqualificabili. Dire no è legittimo, sfasciare Firenze è inaccettabile
— Dario Nardella (@DarioNardella) 5 novembre 2016
Il corteo si scioglie e dà appuntamento a Roma - Il corteo anti Leopolda si è chiuso poco dopo le 17 davanti alla sede del giornale La Nazione. "Volevamo raggiungere la Leopolda ma il sedicente partito democratico ce lo ha impedito", ha urlato uno dei manifestanti da un microfono sul camioncino, dando appuntamento a Roma. Dopo un lungo sit-in sul viale davanti a piazza Beccaria, chiuso al traffico, il corteo si è sciolto, con i manifestanti controllati dalle forze dell'ordine per il timore che piccoli gruppi potessero dirigersi verso la Leopolda, distante circa mezzora a piedi dal luogo della protesta.