Passano con uno scarto di tre voti gli emendamenti soppressivi presentati dalla minoranza Dem, da Fi e dal M5S
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Il governo è andato sotto nell'aula del Senato sulla votazione per l'articolo 4 del ddl Rai. Con 121 voti favorevoli e 118 contrari sono stati approvati gli emendamenti presentati dalla minoranza Dem, da Fi e dal M5S soppressivi dell'articolo con la delega al governo sul canone.
Sono 18 i senatori della minoranza Dem che hanno votato l'emendamento soppressivo, accompagnati da 2 senatori di Ala, il nuovo gruppo di Verdini che dovrebbe essere la "stampella" del governo almeno in termini di numeri al Senato. Significative le assenze dei verdiniani. In un gruppo di 10 disertano il voto in 7. Non hanno votato invece 12 del Pd (uno di loro però è il presidente del Senato Grasso). I "si" alla soppressione sono stati 121, i "no" 118.
"Glielo avevamo chiesto in tutti i modi di accantonare l'articolo 4, ma loro non ci hanno ascoltati. La delega al canone così come l'avevano concepita era troppo generica. Così abbiamo votato il nostro emendamento soppressivo e siamo stati determinanti". Così il senatore della minoranza Dem Federico Fornaro spiega il voto al Senato su una delle deleghe più importanti del testo, quella sulle risorse (cioè sul canone).
Per il presidente del Pd Matteo Orfini, invece, "quanto accaduto oggi al Senato è incomprensibile. Se il voto in dissenso dal gruppo diventa non un'eccezione limitata a casi straordinari ma una consuetudine, significa che si è scelto un terreno improprio per una battaglia politica. Così non si lavora per rafforzare un partito ma per smontarlo".
Boschi: parte Pd legata a passato, ma noi avanti - "Credo che avere una parte del Pd che vota contro il Pd significa avere una parte del partito più ancorata a logiche di corrente che appartengono al passato che all'interesse dell'Italia, noi andiamo avanti comunque". Lo ha affermato il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi alla Festa dell'Unità Pd a Roma.
"No problema numeri ma tutta FI voti" - "Spero che FI cambi nuovamente idea e torni tutta a votare le riforme al Senato. Non è problema di numeri ma di valori. Non credo che nei voti finali sulle riforme avremo problemi" di numeri, ha poi aggiunto.
Lotti: "Pugnalata alle spalle, metodo vigliacco" - Il voto di una parte del Pd è stata "una pugnalata alle spalle, usando un metodo vigliacco". Così il sottosegretario alla presidenza Luca Lotti.
Via libera articolo su governance tv - Via libera giovedì dell'Aula del Senato all'art.2 del ddl di riforma della Rai, con le nuove regole per la governance della tv pubblica. I voti favorevoli sono stati 149, 69 i contrari.