Il premier dopo la sconfitta elettorale: "Devo tornare al Renzi numero 1". Poi mette l'acceleratore: "Riforme più vicine, aumentare i giri"
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"Queste elezioni dicono che col Renzi 2 non si vince, devo tornare il Renzi 1. E basta primarie nel Pd". In un colloquio con La Stampa, il premier fa il punto dopo i ballottaggi: "Non ho scelto io i candidati: fosse per me la stagione delle primarie sarebbe finita". E promette cambio di ritmo: "Riforme più vicine, dovrò aumentare i giri". Il presidente del Consiglio poi mette in guardia Ignazio Marino: "Se fossi in lui non starei tranquillo".
Per Renzi infatti fra "un anno si voterà nelle grandi città. Torino, Milano, Bologna, Napoli, e forse anche Roma".
"Questo è un Paese moderato, vince chi occupa il centro", afferma commentando quindi i risultati delle amministrative. "Con personalità", aggiunge il premier, "perché se invece degli originali corrono le copie, allora non funziona".
Renzi prende come esempio il caso Liguria: "La Paita non ha perso perché il candidato di Civati le ha tolto dei voti che probabilmente non sarebbero andati comunque a lei, ha perso perché nell'ultima settimana il 5% degli elettori di centro si è spostato verso Toti".