L'immagine usata dal regime del Ventennio del soldato nero invasore viene "riproposta" per una campagna contro gli immigrati. L'Osservatorio sulle nuove destre: "Palese istigazione all'odio razziale"
"Difendila dai nuovi invasori. Potrebbe essere tua madre, tua moglie, tua sorella, tua figlia". La scritta campeggia sul manifesto che ritrae un soldato di colore mentre prova a violentare una ragazza. L'originale risale ai tempi del fascismo, mentre una nuova copia è stata realizzata da Forza Nuova, che s'ispira a quella ideologia. L'uomo nero, così, diventa un immigrato e la donna una delle vittime di questi giorni.
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Il post - Nel post Facebook che accompagna l'immagine, FN scrive:"Gli stupri, si sa, sono il barbaro e infame corollario di ogni guerra di conquista. Le violenze contro le donne dell'epoca del manifesto a cui ci siamo ispirati furono contestualizzate all'interno della sconfitta che chiamarono 'liberazione', quelle di questi anni e di questi giorni le occultano spudoratamente, tacendo il fatto che sono attuate da nuovi invasori a cui paghiamo vitto, alloggio, bollette, schede telefoniche, cellulari e sigarette. I nuovi barbari sono peggiori di quelli del '43/'45, oggi come allora fiancheggiati dai traditori della Patria".
Le reazioni - L'Osservatorio sulle nuove destre ha replicato: "Questo manifesto è una palese istigazione all'odio razziale. Di fronte a una notizia di reato così evidente, c'è da aspettarsi un intervento immediato da parte della magistratura e delle istituzioni democratiche". Anche esponenti del mondo della politica criticano il manifesto anti-migranti: Giuseppe Civati, leader di Possibile, presenterà un esposto, mentre l'onorevole del Pd Claudia Bastianelli denuncia la costante istigazione all'odio razziale.