Il leader di Forza Italia: "Serve corrispondenza fra il voto dei cittadini e la maggioranza parlamentare". Poi non risparmia stoccate alla Lega e a Renzi
"La nuova legge elettorale deve consentire la massima corrispondenza fra il voto dei cittadini e la maggioranza parlamentare. Ogni distorsione in senso maggioritario, in uno scenario tripolare come l'attuale, porterebbe al governo una minoranza contro il parere dei due terzi degli elettori". Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, secondo cui "le preferenze sono il peggior sistema possibile per garantire una effettiva rappresentanza".
No alle preferenze - Silvio Berlusconi ha parlato della legge eletttorale in una lunga intervista rilasciata a "La Stampa". Intervista in cui si è schierato contro il sistema delle preferenze, reo di non garantire la rappresentanza degli elettori: "I candidati devono piuttosto essere proposti agli elettori in piccole circoscrizioni, in modo che i cittadini sappiano con chi hanno a che fare e dove cercarli dopo l'elezione".
L'Europa e le colpe di Renzi - Il leader di Forza Italia ha parlato anche di economia e, in particolare, della richiesta europea di una manovra correttiva da 3,4 miliardi: "In questa vicenda si sommano due torti, uno europeo e uno italiano. Entrambi vanno al di là della responsabilità contingente del governo Gentiloni, che si trova a gestire una situazione che ha ereditato". Secondo Berlusconi, il torto dell'Europa è "quello di applicare un rigore burocratico e formalistico" che non tiene conto dello sviluppo e soprattutto "delle particolari condizioni dell'Italia, dall'emergenza profughi a quella dei terremoti". Il torto italiano, invece, risale al precedente governo: "Renzi ha impostato un bilancio in deficit, quindi creando ulteriore indebitamento, non per fare investimenti o per rilanciare lo sviluppo, ma per distribuire promesse di denaro a pioggia in vista del referendum. Quel progetto è fallito, ma sono rimasti i conti da pagare".
"Trump ha ragione su Putin" - Un pensiero rivolto oltre oceano, dove da poco è iniziata l'era Trump negli Stati Uniti: "Io da un lato vedo con molto favore il ritorno ad una collaborazione con la Russia di Putin che per l'America e tutto il mondo libero dev'essere un amico e un alleato, non certo un nemico". Mneo positivo, invece, il parere di Berlusconi sulle politiche commerciali fino ad ora espresse dal tycoon: "Vedo tutti i rischi di un ritorno all'isolazionismo. Sarebbe un grave errore, se accadesse, sia per il mondo intero, ma anche per l'America".
Una stoccata alla Lega - In attesa di capire se Forza e Italia e la Lega Nord possano coalizzarsi in vista delle future elezioni, Berlusconi non risparmia una stoccata al partito di Salvini, che in sede europea, si è astenuto sul voto di Tajani all'Europarlamento: "Sono rimasto molto deluso. Non credevo che la Lega potesse essere indifferente nella scelta fra un moderato espressione del centro-destra e un esponente del Pd sostenuto da tutta la sinistra. Faccio fatica a capire, ma non voglio polemizzare: per me le ragioni dell'alleanza sono piu' importanti".