LA SCHEDA

Reato di tortura, il ddl è in Parlamento da due anni: a che punto siamo

Approda alla Camera il testo che prevede pene da 4 a 10 anni. La condanna sale a 12 anni di reclusione se il reato è commesso da un pubblico ufficiale. Scatta l'aggravante con possibilità di ergastolo quando si è volontariamente provocato la morte della persona offesa

08 Apr 2015 - 12:05
 © ansa

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La condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo su fatti della scuola Diaz riapre la questione tortura in Italia. Il vuoto normativo potrebbe essere finalmente colmato: dopo anni di dibattiti e leggi naufragate, infatti, il ddl che introduce nell'ordinamento italiano il reato di tortura è all'ordine del giorno dei lavori della Camera.

Atti internazionali - Il reato di tortura è previsto da una serie di atti internazionali: la Convenzione di Ginevra del 1949 relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo del 1950; la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea del 2000, la Convenzione Onu del 1984 contro la tortura ed altri trattamenti e pene crudeli, inumane e degradanti, lo Statuto di Roma istitutivo della Corte penale internazionale del 1998.

Iter travagliato in Parlamento - In Italia è da circa due anni che il disegno di legge contro la tortura è all'esame del Parlamento. Arrivato in commissione Giustizia del Senato il 22 luglio 2013, venne votato dall'Assemblea di Palazzo Madama il 5 marzo 2014. Trasmesso poi alla Camera, è rimasto in commissione dal 6 maggio 2014 fino a marzo. Se la Camera confermerà le modifiche, il provvedimento dovrà tornare a Palazzo Madama per l'approvazione definitiva che arriverebbe a 26 anni dalla prima proposta di legge.

Reclusione da 4 a 10 anni - Il testo all'esame della Camera, composto di sette articoli, prevede che la tortura sia reato comune, punibile con la reclusione da 4 a 10 anni quando è dimostrata la posizione sovraordinata sulla vittima. Il delitto si realizza quando un soggetto "con violenza o minaccia, o in violazione degli obblighi di protezione, cura o assistenza, volutamente procura ad una persona a lui affidata, o sottoposta alla sua autorità, vigilanza o custodia, acute sofferenze fisiche o psichiche, a causa dell'appartenenza etnica della vittima, del suo orientamento sessuale o delle opinioni politiche o religiose per ottenere informazioni o dichiarazioni o per infliggere una punizione o per vincere una resistenza".

Le aggravanti - E' prevista un aggravante se il reato viene messo in atto da "pubblico ufficiale o da incaricato di pubblico con abuso dei suoi poteri o in violazione dei doveri che derivano dalla funzione o dal servizio": la pena in questo caso va da un minimo di 5 ad un massimo di 12 anni. La pena viene aumentata di un terzo nel caso in cui la tortura provochi delle lesioni personali alla vittima. E se a causa della tortura la vittima dovesse morire, anche come conseguenza non voluta dal torturatore, la panse sale a 30 anni. Scatta invece l'aggravante con possibilità di ergastolo quando si è volontariamente provocato la morte della persona offesa.

Istigazione a commettere tortura - La legge in discussione introduce poi nell'ordinamento il reato di istigazione a commettere tortura, commesso dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio sempre nei confronti di altro pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio. La pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni si applica a prescindere dalla effettiva commissione del reato di tortura, per la sola condotta di istigazione.

Si raddoppia la prescrizione - Inoltre le dichiarazioni ottenute attraverso il delitto di tortura non sono utilizzabili in un processo penale. Vengono raddoppiati i termini di prescrizione per il delitto di tortura. E' vietato espellere o respingere extracomunitari quando si supponga che, nei Paesi di provenienza, siano sottoposti a tortura. E' esclusa l'immunità diplomatica per agenti diplomatici che siano indagati o siano stati condannati nei loro Paesi d'origine per il delitto di tortura

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