"Spero che il referendum sulle trivelle fallisca", ha detto il premier nel corso della diretta social #matteorisponde
"E' difficile alzare le pensioni minime, in questo momento abbiamo dato la precedenza al ceto medio e alle famiglie con reddito di 1.500 euro al mese. Allo studio c'è allargare gli 80 euro a chi prende la pensione minima". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nella diretta Facebook e Twitter. "Vedremo se saremo in grado di farlo", ha aggiunto da Palazzo Chigi.
"Pensioni, studiamo flessibilità ma il tema è delicato" - Sempre in tema pensioni, "è stata aumentata l'età pensionabile con un salto molto forte per le conseguenze della legge Fornero. Noi stiamo studiando un meccanismo che, mantenendo i conti in pareggio, consenta la flessibilità in uscita ma è un tema delicato e lo annunceremo solo quando avremo i numeri a posto".
"Tasse odiose per molti, servono purché livello decente" - "Abbiamo eliminato tante tasse", ha rivendicato il premier. "Tutte le volte c'è la classifica della tassa più odiosa: dicevano Irap costo lavoro e l'abbiamo tolto, poi Imu prima casa. Son tutte odiose le tasse secondo molti, ovviamente servono purché siano a un livello accettabile e decente".
"Unioni civili, spero di firmare la legge entro fine maggio" - Sulle unioni civili Renzi ha detto: "Spero di firmare la legge entro il mese di maggio". Nel corso della diretta #matteorisponde ha quindi aggiunto: "Spero che la Camera non faccia modifiche".
"Mettere in galera i ladri, non bloccare le opere" - In merito alla polemiche con le toghe, ha commentato: "Non ne posso più di un Paese in cui le sentenze non arrivano, si bloccano le opere pubbliche ed i ladri restano fuori. Io voglio il contrario: sto invitando i magistrati a correre per beccare i ladri e metterli in galera. Se blocco le opere il Paese è finito".
"M5s anti-industriali, orgoglioso di Tempa Rossa" - "Non mi capacito della politica anti-industriale che hanno alcuni in questo Paese. Pensano di vivere in un Paese bucolico, dove non c'è bisogno di arrivare alla fine del mese, dove la decrescita è felice. Ma per crescere ci vogliono le aziende, aziende che rispettino le regole. E chi decide se le rispettano sono le sentenze passate in giudicato, come dice Costituzione, non i troll della Casaleggio". Così Renzi ha replicato agli attacchi del M5s. "Tempa Rossa è una delle misure che abbiamo sbloccato. Ne sono orgoglioso".
"Trivelle, spero che il referendum fallisca" - "Spero che questo referendum che potrebbe bloccare 11mila posti di lavoro, fallisca", ha dichiarato nel corso della diretta #matteorisponde. "Il referendum non parla di nuove trivelle - ha spiegato - ma di tirar fuori il gas e petrolio che c'è. Se decidiamo di dire basta, significa che andiamo fuori a comprare dagli arabi e dai russi".
"No election day? Lo prevede legge" - A chi su Twitter gli ha domandato perché abbia "sprecato 300 milioni di soldi nostri non accorpando il referendum del 17 aprile alle elezioni amministrative", Renzi ha replicato: "Lo prevede la legge italiana, non io. Ma se vuole può fare la domanda a chi ha promosso il referendum".
"Libia, con Al Serraj un inizio molto promettente" - Nella diretta social da Palazzo Chigi c'è spazio anche per la politica estera. "Sulla Libia - ha affermato Renzi - c'è stato un passo in avanti vero, il governo Al Serraj è un promettentissimo inizio ma ci andiamo con i piedi di piombo. Speriamo che lavorino nel mondo più inclusivo possibile".
"Non siamo in guerra, chiamarla così fa il gioco dei terroristi" - "No, non siamo in guerra. Dei gruppi terroristici attentano alla nostra libertà e indipendenza e vogliono farci vivere nel terrore. Ma se diciamo che siamo in guerra facciamo il loro gioco", ha detto Renzi. "Ogni generazione ha i suoi problemi: a noi oggi è data la responsabilità storica di combattere il terrorismo islamico. Ma non chiamatela guerra, fate il loro gioco".
"Marò, gigantesco pasticcio combinato da chi c'era prima" - La vicenda dei marò, ha osservato, è "un pasticcio combinato da quelli di prima. Inutile essere diplomatici: è un autentico, gigantesco pasticcio combinato da chi c'era prima".
La risposta a Greenpeace sull'energia solare - A Greenpeace Italia (che gli ha domandato: "Pensi che il solare non possa fare più del 7%?"), il presidente del Consiglio ha risposto: "Spero che faccia più del 7%, ma secondo me sarà possibile solo con nuove tecnologie. Nel frattempo si va a piedi?".
"Pronto ad assegnare la delega delle pari opportunità a un ministro" - "Siamo stati il primo governo che ha fatto la parità di genere e proprio per questo non abbiamo messo il ministero delle pari opportunità", ha quindi rivendicato. "Siamo pronti ad assegnare la delega se può dare un segnale, ma non condivido la polemica di dire che non stiamo facendo niente sul tema: non è vero. Ma se la maggior parte delle persone lo chiede, siamo pronti ad assegnare la delega a uno o una dei ministri che è già nel governo".
"Air Force? Farà risparmiare, polemiche imbarazzanti" - Il premier ha anche fornito spiegazioni sul nuovo aereo preso in leasing: "Non c'è alcun Air Force Renzi, c'è un aereo a disposizione delle missioni economiche internazionali di tutto il Paese, è stato preso in leasing per risparmiare e avrà una durata di una decina d'anni e serve per risparmiare nei viaggi internazionali. Si sono fatte polemiche sul niente, imbarazzanti. Bisogna restituire orgoglio e entusiasmo e energia al Paese, non passare il tempo a fare polemiche. Noi abbiamo fatto 25 mld di revisione della spesa".
"Sull'Ilva siamo ad un passo dalla svolta" - Per l'Ilva "siamo a un passo dalla svolta, si tratta di qualche settimana. E speriamo che quella azienda, in un quadro di salute per la città di Taranto, possa riportare un pezzo di economia vera al Sud". Renzi ha accusato la "politica di de-industrializzazione folle" sottolineando che "è evidente che le imprese devono rispettare regole. Ci vuole una classe politica con la spina dorsale dritta, non sempre è stato così, noi ce l'abbiamo".