Gli azzurri: "Giorgio Napolitano esercita ancora oggi una sorta di moral suasion di un Quirinale ombra"
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"Con rispetto, domandiamo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di esaminare la questione nella sua oggettività drammatica e alla luce dei precedenti più immediati. Questo governo non ha la maggioranza in Parlamento (oltre che nel Paese)". Così il gruppo di Forza Italia alla Camera scrive nell'editoriale estivo de "Il Mattinale", accusando inoltre Giorgio Napolitano di esercitare una "sorta di moral suasion di un Quirinale ombra".
"Nel novembre 2011 per molto meno, senza alcuna bocciatura, e anzi dopo un voto favorevole della Camera, il Presidente Napolitano convocò Silvio Berlusconi e gli impose le dimissioni. Ora, con scarsissima sensibilità istituzionale e personale, il Presidente emerito Napolitano cerca di precostituire una strada per il suo successore, chiedendo con il suo silenzio di avallare una sorta di moral suasion di un Quirinale ombra", scrive il Mattinale. E ricorda: "176 senatori su 320 hanno firmato emendamenti depositati che bocciano la grande riforma costituzionale che l'attuale premier ha indicato come colonna portante e senso stesso del suo mandato di Presidente del Consiglio".
"Salvini verso l'inciucio" - Il Mattinale fa poi riferimento al leader della Lega dicendo: "Se Matteo Salvini, come dice nell'intervista a 'Libero', vuol procedere con inciuci mascherati, si accomodi. Proceda pure con il gioco dei due Mattei". E poi lo avverte: "La politica politicante non è quello di cui l'Italia ha bisogno. Chiedilo alla tua gente, caro Matteo. Noi con il Nazareno abbiamo già dato".
E sulle riforme il capogruppo Renato Brunetta precisa che ci sono "due punti inderogabili da cui non ci spostiamo di un millimetro" sulle riforme: il Senato elettivo e il premio alla coalizione nella legge elettorale.
La minoranza Dem non demorde: "Cambiare il ddl" - "La proposta Pizzetti-Martina è stata respinta in commissione Affari costituzionali, ma evidentemente, invece di affrontare un autentico confronto nel merito, si preferisce far finta di nulla". Così Miguel Gotor della minoranza Dem respinge il tentativo di mediazione del governo sulle riforme, che chiede di non modificare l'articolo 2 sul Senato per salvaguardare il regionalismo e superare il bicameralismo. E ribadisce: "Quell'articolo va cambiato".
E sulla proposta Pizzetti-Martina torna anche Vannino Chiti. "Inutile aggirare problema di fondo: per garantire il diritto di eleggere i senatori bisogna rivedere l'art.2. Altrimenti si fanno pasticci. Martina-Pizzetti dicono di voler l'elezione dei senatori, ma non vogliono modificare art.2. Nasce il Senato semi-elettivo. Come se volessero navigare verso l'India e si ritrovassero in America", ha detto infatti il senatore Pd.