Il presidente del senato parla di "abnorme numero" che sarebbe "impossibile vagliare". Calderoli: "Abnorme è il governo che si rifiuta di discutere"
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Gli 82 milioni di emendamenti al ddl Boschi presentati dal leghista Roberto Calderoli sono "irricevibili". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso: "Per rispettare i tempi stabiliti dal calendario dei lavori, la presidenza è impossibilitata a vagliare nel merito l'abnorme numero di emendamenti se non al prezzo di creare un precedente che consenta di bloccare i lavori parlamentari per un tempo incalcolabile".
Grasso ha sottolineato che restano comunque i circa 500mila emendamenti depositati in commissione Affari Costituzionali perché Anna Finocchiaro non li dichiarò irricevibili ma li esaminò, li ordinò e li valutò. All'esame dell'Aula, invece, tolti quelli irricevibili e quelli già ritirati dalle opposizioni, per il ddl Boschi restano 380 mila emendamenti oltre a 3.500 presentati per iscritto.
La dichiarazione di ammissibilita' degli emendamenti che restano, ha annunciato Grasso, "sarà fatta articolo per articolo. Le verifiche sono ancora in corso, è un lavoro che va fatto in progress".
Nel proprio intervento, il presidente del senato ha detto no anche al Lodo Russo (cioè la proposta avanzata dal senatore Pd Francesco Russo di dire no agli emendamenti della Lega perché non sottoscritti e non conosciuti con ogni probabilità dagli stessi proponenti), perché la richiesta non è supportata dal regolamento del Senato.
Calderoli: "Abnorme è il governo" - "E' abnorme il numero di 85 milioni di emendamenti? Può darsi. Ma non è abnorme un governo che si rifiuta di discutere con la sua maggioranza?. Non abbiamo nemmeno avuto la possibilità di discutere in Commissione". Lo ha detto Roberto Calderoli, intervenendo in Senato, dopo che sono stati dichiarati irricevibili i suoi 85 milioni di emendamenti.
Renzi: "Bene se Berlusconi vota" - "Con Berlusconi è difficile fare previsioni. Se vota per la riforma, sono contento. Se Berlusconi decide di non votare per la riforma per me non cambia nulla perché vinceremo. Quindi se c'è una buona maggioranza sono contento perché è Costituzione". Lo afferma il premier Matteo Renzi parlando con l'agenzia di stampa Bloomberg.