AL RADUNO DI PONTIDA

Salvini a Pontida: "Ruspa contro Renzi" "Giù le tasse, vogliamo un Paese normale"

Abbraccio con Bossi, poi il leader della Lega sale sul palco: "Cambieremo l'Italia e l'Europa. L'anno scorso dovevamo ripartire. Adesso vogliamo vincere"

21 Giu 2015 - 16:15

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"La ruspa fa giustizia di tanti errori. La uso per Renzi, la usiamo per far ripartire il lavoro". Con queste parole Matteo Salvini si è rivolto ai giornalisti al suo arrivo a Pontida per il tradizionale raduno della Lega Nord. Dopo un lungo abbraccio con Umberto Bossi, il leader del Carroccio è poi salito sul palco: "Tasse al 15%, vogliamo un Paese normale. E vogliamo che i nostri figli possano vivere liberamente nella terra dei nostri nonni".

Salvini a Pontida: "Ruspa contro Renzi" "Giù le tasse, vogliamo un Paese normale"

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"Europa è unione sovietica criminale" - "Noi cambieremo questo Paese, partendo dalle cose necessarie, dalle cose possibili. E cambieremo anche l'Europa che è un'unione sovietica criminale". Salvini, citando San Francesco, ha sostenuto dal palco di Pontida che "la scelta della Lega è una scelta di normalità". "Oggi si fa la storia", ha concluso il segretario.

Al Papa: "Dopo i rom incontrerà anche gli esodati?" - "Mi fa piacere che Papa Francesco a Torino abbia trovato il tempo per incontrare dei rom. Sono sicuro che avrà incontrato anche i torinesi esodati", ha detto Salvini rivolgendosi indirettamente al Pontefice. "Non mi permetto di attaccare il Papa - ha poi precisato il leader leghista, tornando sulla polemica per l'accoglienza ai migranti che, sabato, l'ha visto scontrarsi con Laura Boldrini -. Io sono l'ultimo dei buoni cristiani, ma rispetto chiama rispetto".

"Bossi? Noi non pugnaliamo nessuno" - Sulle polemiche relative alla figura di Bossi, ridimensionata nelle ultime ore, Salvini ha detto: "Bossi archiviato? No, noi non archiviamo nessuno, non pugnaliamo nessuno.Siamo riconoscenti nei confronti di chi ci ha portato fino a qua, a differenza di Renzi che se ne frega di tutto e di tutti".

Il leader della Lega dice poi di essere pronto a vincere: "L'anno scorso eravamo qua per ricostruire e ripartire. Quest'anno siamo ripartiti e siamo qua per vincere. Abbiamo le idee e gli uomini giusti, vogliamo prendere un voto in più di Renzi e andare al governo a cambiare le cose". Ma per andare al governo non bisogna abbassare i toni?, gli viene chiesto. E lui replica: "Non dirò più vaff...".

Maroni: "Case popolari ai nomadi? Mai" - Sul palco, il governatore della Lombardia Roberto Maroni parla dell'ipotesi che il governo metta i rom nelle case popolari per chiudere i campi. "Caro ministro dell'Interno - dice -, cari del governo: sappiate che se pensate una cosa del genere dovrete passare sul mio corpo. Noi non lo permetteremo".

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