"PRIMO PARTITO D'ITALIA MA..."

Comunali, il Pd: risultati non positivi Salvini attacca: "Adesso Renzi traballa"

Il vice segretario del Partito democratico: "Brucia la sconfitta a Venezia, Arezzo, Fermo, Matera, Nuoro. La riconquista di città simbolo come Mantova o Trani non basta. Non possiamo brindare"

15 Giu 2015 - 12:25
 © ansa

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"Dai ballottaggi vengono risultati con luci e ombre. L'analisi puntuale conferma che il Pd è nettamente il primo partito in Italia anche nel numero dei sindaci, ma non è sufficiente a farci brindare" e "giudicare positivo il risultato". Lo dichiara Lorenzo Guerini, portavoce e vice segretario del Partito Democratico, che sottolinea inoltre come "bruci la sconfitta di Venezia".

Analizzando gli esiti dei ballottaggi per le comunali, poi, aggiunge: "Aver riconquistato città simbolo come Mantova o Trani, o confermato buoni amministratori a partire da Lecco, non è sufficiente a giudicare positivo questo risultato". E ribadisce: "Brucia la perdita di Venezia, come anche di altre città importanti come Arezzo, Fermo, Matera, Nuoro".

In un'intervista a "Repubblica", Guerini sottolinea poi il ruolo di "Mafia Capitale", che "sicuramente non avvicina i cittadini alla politica e che credo abbia avuto anche qualche conseguenza sul nostro elettorato, che si è sentito tradito da coloro che hanno sbagliato e che non troveranno più posto nel Partito democratico".

"Nel riepilogo complessivo dei Comuni - continua - il centrosinistra governa più amministrazioni del passato. Abbiamo perso città significative ma altre le abbiamo strappate al centrodestra". E sull'astensionismo: "E' un dato non nuovo e non interessa solo l'Italia. E' la misura della distanza percepita tra i cittadini e la politica".

Salvini: "Renzi traballa, più vicina un'alternativa" - Attacca Renzi Matteo Salvini, che dice: "L'alternativa a Renzi si avvicina, perché la sua poltrona traballa e inizia ad avere paura". Il segretario leghista ribadisce che "chi fa parte del governo Renzi non fa parte dell'alternativa a Renzi, quindi per quanto mi riguarda Alfano è fuori dai giochi". Sottolinea poi il "risultato straordinario" del Carroccio alle ultime elezioni, contrapposto alla "mazzata" a Renzi e sottolinea la sconfitta del centrosinistra ad Arezzo, "la città del ministro Boschi".

Di Maio: "Renzi da rottamatore a rottamato" - Duro con il premier anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S): "I risultati dei ballottaggi parlano chiaro: il Pd perde e anche tanto, la sconfitta in città importanti come Venezia, Matera, Chieti sono un segnale a Renzi da parte dei cittadini italiani. Da rottamatori a rottamati. Che fine...".

Venezia, Cacciari: "Suicidio perfetto" - "E' stato il perfetto suicidio". Così Massimo Cacciari, per anni sindaco di Venezia, ha commentato la sconfitta del centrosinistra alle comunali in laguna che hanno consegnato, dopo oltre vent'anni, a civiche e centrodestra la città. Un "perfetto suicidio", ha sottolineato Cacciari nato dall'errore sulla scelta della persona. "Nulla da dire sulla figura di Felice Casson - ha spiegato -, persona onesta ma che non aveva la capacità intrinseca di intercettare voti. E nulla centra sul risultato lo scandalo Mose perché se l'elettorato avesse dovuto guardare a quello avremmo preso l'1% ad essere generosi".

Alfano rivendica: "Brugnaro nostro candidato" - Dal canto suo il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha sottolineato come "Venezia dimostra che si può arrivare al ballottaggio senza Salvini e poi lui si aggrega". "Io sono l'unico esponente del centrodestra che il nuovo sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha incontrato prima delle elezioni", ha rivendicato Alfano.

Zaia: centrodestra ha fatto cappotto - "In Veneto il centrodestra ha fatto cappotto, vincendo in cinque comuni, tra i quali Venezia". Lo ha sottolineato il governatore veneto Luca Zaia che aggiunge "è una bella soddisfazione". "E' un bell'effetto ma soprattutto a vincere è stato un progetto alternativo di governo - ha proseguito Zaia -. Renzi perde e perde su tutta la linea".

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