Sul raid di Traini dice che "è stato il gesto di uno squilibrato" ma precisa: "Per colpa dei governi della sinistra in Italia nessun controllo dell'immigrazione"
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"Il fascismo è morto e sepolto, anch'io sono sulla linea di Salvini". Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando a "In mezz'ora in più", riferendosi al raid di Luca Traini per le strade di Macerata. "Il gesto è stato quello di uno squilibrato - dice di quella sparatoria -. In Italia per colpa dei governi della sinistra non è stato fatto un controllo dell'immigrazione".
Migranti - Il leader di Forza Italia ha poi auspicato una maggiore collaborazione con i Paesi del Nord Africa in vista dell'emergenza migranti e ha detto: "L'Europa deve fare trattati con i Paesi costieri dell'Africa che affacciano sul Mediterraneo per creare milizie ed evitare imbarchi, bisogna finanziarli per questo. Bisogna poi stipulare trattati con i Paesi d'origine affinché accettino di riaverli indietro. E bisogna dare vita a un grande Piano Marshall per l'Africa e il Medio Oriente". E ha aggiunto: "In Italia, per colpa dei governi della sinistra, non è stato attuato il controllo dell'immigrazione. Ci sono almeno 630mila stranieri, di cui solo il 5% sono rifugiati politici, cioè hanno il diritto di rimanere, tutti gli altri no".
Centrodestra - Berlusconi ha poi affrontato il nodo elezioni, assicurando che "non c'è più oggi questo pericolo che il M5s vada al governo. Chi voterà Pd o M5s si toglierà questa soddisfazione, ma sarà un voto completamente inutile" perché Fi arriverà al 25% e la coalizione di centrodestra al 45% e governerà. "I Cinquestelle sono al 27% - ha aggiunto -, sono una setta che prende ordine da un clown di Genova. Non c'è pericolo che vadano al governo, lo dico per la prima volta con sollievo".
No larghe intese - Il presidente di Forza Italia ha poi ribadito che "non servirà un accordo con il Pd di Renzi, perché il centrodestra avrà la maggioranza. Noi avremo i numeri per governare, e poi non possiamo fare un accordo con loro perché i partiti della sinistra hanno portato l'Italia a una situazione veramente negativa". E ancora: "Io ho già firmato un programma in tv in 5 punti e ho rispettato ben più del 50% di questi punti. Io non sono Renzi: quando dico una cosa la faccio".
Programma realistico - Berlusconi ha continuato rivendicando la sua "coerenza". "Io sono strategico, non sono tattico e sono sulla posizione che ho da quando avevo 12 anni. Il nostro programma l'ho costruito io in molti mesi. Ho fatto troppe promesse in campagna elettorale? No. Sulle coperture abbiamo consultato 21 economisti, i nomi li può fare Brunetta. Da tutti guardando agli esempi che la storia ci mostra, abbiamo ricavato la certezza che quello che abbiamo programmato si può fare". Sulla futura squadra di governo, ha anticipato che "su venti ministri, 12 devono essere non politici di professione, ma tecnici". E ha aggiunto: "Per Cottarelli abbiamo pensato a un ministero per la spending review, poi non so se lui voglia accettare".
Niente governo di scopo - Il leader di Forza Italia conclude dicendo di essere stato frainteso in merito a un governo di scopo. "Ho solo detto che la Costituzione prevede che in caso di mancanza di maggioranza vada avanti il governo attuale fino a prossime elezioni. Non ho mai parlato di governo di scopo guidato da Gentiloni. E poi, sono sicuro che è un'ipotesi dell'irrealtà perché noi vinceremo".