L'area politica che ha sostenuto il "no" si presenta disunita nel giorno in cui Renzi rassegnerà le dimissioni
La vittoria del No al referendum elettorale ha come effetto immediato quello di ricompattare almeno per una notte tutto il centrodestra che, all'unanimità, chiede (e ottiene) le dimissioni di Matteo Renzi. Ma il "dopo" Renzi rischia di dividere le strade della coalizione. Salvini (Lega) e Meloni (Fratelli d'Italia) chiedono subito le elezioni. Esattamente come il Movimento 5 Stelle. Di parere diverso Forza Italia che rimanda la palla al Pd ("devono indicare loro il premier") e soprattutto al presidente Mattarella.
Brunetta: "Ora riforma elettorale con ampio consenso" - "Renzi dice che spetta al fronte del No la riforma elettorale. Non è così, l'onere della riforma elettorale spetta all'intero parlamento con il più ampio consenso possibile perché noi non siamo come te". Lo dice il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, commentando le parole del premier Matteo Renzi. "Il Pd indichi un nuovo premier che prenda finalmente in mano il governo del Paese visto che Renzi nell'ultimo anno ha fatto solo campagna elettorale, ha perso solo tempo con due schiforme: quella elettorale e quella costituzionale che sono state spazzate via", ha aggiunto Brunetta. "Il Pd ha la maggioranza sia alla Camera che al Senato, Renzi vada a casa e il Pd garantisca il governo: può essere anche Grasso o Padoan", conclude.
Salvini: "Pronti a voto con ogni legge" - "Attendiamo rispettosamente la sentenza della Consulta, che speriamo arrivi presto. Ma al di là di qualunque scelta della Consulta siamo pronti a votare il prima possibile con qualunque legge elettorale". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, sulla richiesta di Matteo Renzi al fronte del No di formulare una proposta di legge elettorale. "Non pensiamo che l'Italia possa permettersi mesi di dibattito sulla nuova legge elettorale", ha aggiunto. "Il dopo-Renzi è un'emergenza nazionale che siamo pronti a gestire" ma "chi vuole allearsi con la Lega non deve fare inciuci o governicchi". Dice ancora Matteo Salvini. A chi gli chiedeva di primarie del centrodestra, Salvini ha risposto: "Siamo pronti a confrontarci". "Il centrodestra? Il voto di oggi - ha risposto - supera queste distinzioni". Per il segretario della Lega la base di un programma comune resta il ritorno alla sovranità nazionale e politiche chiare in materia di sicurezza e immigrazione. "Abbiano il dovere - ha concluso - di essere un'alternativa seria a Renzi".
Di Maio: "Finito tempo scorciatoie, parola a italiani" - "Il M5s non si sottrarrà alle responsabilità che servono per andare alle elezioni. E' finito il tempo delle scorciatoie". Lo ha detto il deputato M5s Luigi Di Maio in conferenza stampa alla Camera dove ha aggiunto: "ora la parola ai cittadini italiani che si sono già espressi con questo referendum". "Ora è il momento di andare alle elezioni, nessuno pensi di bivaccare in Parlamento per arrivare al fatidico traguardo dei 4 anni e sei mesi per la pensione. Gli elettori hanno dimostrato che quando sono chiamati a pronunciarsi fanno sempre la stessa giusta". Ha aggiunto Vito Crimi, senatore M5s. "E' una vittoria - prosegue poi Danilo Toninelli sempre in conferenza stampa - contro un sistema di potere. Andiamo al voto attendendo la Consulta".
Grillo: auguri a Mattarella. Su voto Italiani stiano con noi - "Auguriamo buon lavoro al Presidente Mattarella in questo momento cruciale. Come prima forza politica del Paese siamo disponibili a fare tutti i passi necessari per arrivare alle elezioni politiche". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog dove sulle elezioni aggiunge: "I partiti faranno di tutto per tirarla per le lunghe e arrivare a settembre 2017 per prendere la pensione d'oro. Non glielo permetteremo e l'unica soluzione è quella che proponiamo. Chiediamo agli italiani di stare al nostro fianco in questa battaglia".
Di Battista: "Noi non ci stiamo a fare un AntiCinquestellum" - "Siamo certi che ora i partiti faranno di tutto per fare una legge elettorale contro il M5S. Noi non ci sediamo con questi partiti politici per fare un'altra legge elettorale. Sicuramente la Consulta solleverà delle questioni di costituzionalità e noi ne terremo conto. A noi interessa far tornare al voto i cittadini. Noi siamo certi che il Parlamento farà di tutto per produrre un Anticinquestellum e noi non ci stiamo". Così in conferenza stampa Alessandro Di Battista (M5S) in merito all'Italicum e agli effetti della vittoria del No al referendum.
Meloni: no a governicchi - "Mi aspetto che il presidente del Consiglio tragga le conseguenze di un segnale chiaro che gli italiani gli mandano e dico da ora che il messaggio che arriva ora dagli italiani è un messaggio per Renzi ma è anche un messaggio per Mattarella: gli italiani non vogliono più essere governati da governicchi, frutto di inciuci e di giochi di palazzo". Lo ha dichiarato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, che ha aggiunto: "Sarebbe intollerabile la scelta di un quarto governo di fila non scelto dagli italiani". Gli italiani, ha affermato Meloni, "vogliono un governo frutto di libere elezioni. Si faccia rapidamente una legge elettorale dignitosa partendo anche dall'Italicum, mentre Renzi fa gli scatoloni - ha detto ai microfoni di RaiNews24 - e poi si vada a votare in poche settimane".