Il candidato del centrodestra alla presidenza della Lombardia torna sulla frase ("Stop ai migranti o razza bianca a rischio") al centro della bufera
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"Ho detto fin dall'inizio che ho usato un'espressione inopportuna ma il problema deve essere affrontato". Così Attilio Fontana, candidato del centrodestra alla presidenza della Lombardia, torna sull'espressione "razza bianca" usata parlando della questione immigrazione. A Fatti e misfatti su Tgcom24 ha comunque ricordato che "dovrebbe anche cambiare la Costituzione perché è la prima a dire che esistono razze". Il direttore Paolo Liguori: "Qualcuno ha trasformato il suo discorso sull'immigrazione che verrà in una polemica sugli immigrati che sono già qua"
"Volevo semplicemente evidenziare come un discorso lasciato al caso e all'improvvisazione rischi di essere devastante per il nostro Paese", ha aggiunto. "Mi vergogno da cittadino italiano di vedere immigrati nelle fabbriche abbandonate o costretti a entrare nella malavita organizzata. Sono cose che preoccupano", ha continuato l'ex sindaco di Varese.
"Sconvolto da proposta di Salvini, ma politica è malattia" - "Sconvolto" dall'offerta del segretario della Lega, Matteo Salvini, di candidarlo alla presidenza della Regione. Fontana ha ricordato che, dopo la vita da presidente del Consiglio regionale e l'esperienza da sindaco di Varese, era tornato a quella di avvocato. "Avevo ricominciato la mia vita ordinaria, mi trovavo bene e mi divertivo molto, è stato un fulmine a ciel sereno", ha spiegato a Tgcom24 sempre riferendosi all'offerta di Salvini. "Ho detto di sì perché la politica è una malattia dalla quale è difficile guarire e poi perché ho pensato che valesse la pena cogliere l'opportunità di occuparmi del mio territorio".