Il quesito, che aveva già ricevuto il "via libera" dalla Cassazione, riguarda la durata delle autorizzazioni per le esplorazioni e le perforazioni. Fonti di governo: "Non ci saranno comunque nuove trivellazioni"
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La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum sulle trivelle. Il quesito riguarda la durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate. A proporre il quesito, che aveva già ricevuto il "via libera" dalla Cassazione, sono stati nove Consigli regionali. Esultano gli ambientalisti: "La sentenza conferma l'inefficacia del tentativo del governo di scongiurare il referendum sulle trivelle".
Fonti governo: no nuove trivelle chiunque vinca - Chiunque vinca il referendum, non ci sarà alcuna nuova trivellazione. Questa, secondo fonti di governo, la posizione dell'esecutivo dopo la decisione della Corte Costituzionale. Le stesse fonti di governo definiscono destituite di fondamento indiscrezioni secondo le quali sarebbe allo studio un provvedimento ad hoc sulla durata delle concessioni di estrazioni già esistenti.
I quesiti proposti inizialmente erano sei - I quesiti referendari proposti erano in tutto sei. In un primo tempo l'Ufficio centrale presso la Corte di Cassazione li aveva accolti tutti. Ma il governo ha introdotto una serie di norme nella legge di Stabilità che hanno messo mano alla materia, ribadendo il divieto di trivellazioni entro le 12 miglia mare.
Via libera della Cassazione a un solo quesito - La Cassazione ha dovuto quindi nuovamente valutare i referendum e a quel punto ne ha ritenuto ammissibile solo uno, il sesto: il quesito riguarda nello specifico la norma che prevede che i permessi e le concessioni già rilasciati abbiano la "durata della vita utile del giacimento".
Dietrofront dell'Abruzzo - Ora c'è stato l'esame della Corte Costituzionale, che pure ha ritenuto ammissibile solo questo referendum, per l'abrogazione della norma. In un primo tempo le Regioni promotrici erano dieci, ma nei giorni scorsi l'Abruzzo ha scelto una diversa strategia e ha abbandonato la campagna referendaria.
Emiliano: "Campagna referendaria comincia subito" - Il premier Matteo Renzi "dev'essere contento perché quando il popolo irrompe sulla scena della democrazia, chi è iscritto al Partito democratico dev'essere contento per definizione". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commentando con i giornalisti la decisione della Consulta sul referendum anti trivelle. "La campagna referendaria contro le trivelle", ha aggiunto, "comincia subito".
Ambientalisti: "Fallito il piano del governo sul referendum" - Soddisfatte le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Touring Club italiano e Wwf. "La Corte Costituzionale respinge di fatto i tentativi furbeschi messi in campo dal governo per eludere il merito della questione delle trivelle entro le 12 miglia, e rimette al giudizio dei cittadini quei meccanismi legislativi truffaldini con cui si è aggirato sino ad oggi un divieto altrimenti chiaro, lasciando campo libero ai petrolieri fin sotto costa".