"Ci ho messo la faccia e il risultato che ho ottenuto era impensabile soltanto fino a tre mesi fa. Anche Obama si è congratulato. E' finita l'era dell'immobilismo in questo Paese" Ecco cosa cambia
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Renzi festeggia l'approvazione del ddl unioni civili, e ricorda il ruolo del suo governo. "La faccia ce l'ho messa. Anzi, ho fatto di più: con la fiducia ho rischiato l'osso del collo", dice il premier, precisando che si tratta di un "passo storico impensabile solo tre mesi fa". E aggiunge: "Ho avuto proprio ora un colloquio con Obama, e tra le altre cose il presidente degli Stati Uniti si è congratulato proprio per questa legge".
"Impensabile solo tre mesi fa" - Se tre mesi fa ci avessero detto che il Senato avrebbe approvato una legge sulle unioni civili, una cosa che il Paese aspetta da trent'anni, nessuno ci avrebbe creduto", sottolinea in un'intervista a Repubblica, ricordando che "una settimana fa era saltato tutto. Il M5S voleva mandarmi sotto. Il suo unico obiettivo era bloccare tutto. Altro che storie".
"Immobilismo finito" - "La verità è che l'immobilismo in questo Paese ha finito - afferma -. Ora si fanno le riforme. E anche questa è una riforma". All'organizzatore del Family Day Gandolfini, che ha promesso vendetta al referendum costituzionale, Renzi replica: "So bene che è una minaccia. Vorrebbero portare tutti i cattolici a votare no. Ma vediamo con chi sta davvero il mondo cattolico al referendum. Noi andremo in tutte le parrocchie a spiegare le ragioni della riforma. Ho grande rispetto, ma l'idea che qualcuno mi possa fermare con una minaccia... Se vogliono trasformare il referendum in un giudizio universale sul mio esecutivo, bene. Affronteremo questo giudizio".
"Passo avanti" - In riferimento allo stralcio della stepchild adoption il premier dice poi di essere "sicuro che anche quelli che adesso protestano, alla fine riconosceranno che si è fatto un passo avanti importante". "Io veramente - conclude Renzi - continuo a pensare che questo governo abbia condotto in porto diversi provvedimenti di sinistra. Penso agli 80 euro per i meno abbienti, alla responsabilità civile dei magistrati, al taglio dell'Irap. E soprattutto penso al Jobs Act".