Il maxi-emendamento dell'esecutivo, sul quale sarà posta la fiducia, prevede anche alcune modifiche agli art. 2 e 3. Cirinnà: "Bene, finiamo questa partita a scacchi". Alfano aveva dato il suo placet senza le adozioni
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La via dell'accordo di governo per approvare le unioni civili sembra ormai decisa. In una riunione tra il premier Matteo Renzi e i capigruppo si sarebbe confermato l'orientamento a portare a casa la riforma con un'intesa con i partner di maggioranza di Ncd "perché i grillini non sono affidabili". Sembra quindi confermato che il maxi-emendamento, sul quale sarà messa la fiducia, non conterrà la contestata stepchild adoption.
Art. 2 e 3 saranno modificati - Il nuovo testo prevederà anche "piccoli aggiustamenti" agli articoli 2 e 3 del ddl Cirinnà. Accolti, inoltre, gli emendamenti Lumia, già frutto di un'intesa nel Pd, che chiarirebbero i diritti del codice civile estesi anche alle coppie gay. La strada scelta, quindi, è quella di stralciare l'articolo 5 del disegno di legge per far passare il testo dopo la lunga impasse in Senato.
L'assemblea Pd di martedì e la retromarcia di Renzi - L'assemblea Pd di martedì, dopo questa accelerazione, si preannuncia molto movimentata, con la minoranza Dem che non accetterà di buon grado la retromarcia sulle adozioni del figlio del partner, ma, spiega un senatore molto vicino a Matteo Renzi, per non affossare la legge "non ci sono alternative. E' una scelta di real politik".
Cirinnà: "Bene governo, finiamo questa partita a scacchi" - "Sulle unioni civili da due anni giochiamo a scacchi e l'emendamento del governo può farci fare scacco matto. A chi? A tutti coloro che in modo dichiarato o in maniera subdola hanno ostacolato l'iter". Lo afferma la relatrice del ddl Monica Cirinnà, aggiungendo: "Se avessero votato l'emendamento canguro non saremmo a questo punto. Da parte del Pd c'è stata la determinazione di ottenere una legge piena di diritti per le coppie con il riconoscimento della genitorialità". Ha detto bene Renzi domenica, "questa volontà è mancata in Senato".
Marcucci (Pd): "Affrontare adozioni (gay-etero) in un altro ddl" - Il senatore Pd Andrea Marcucci conferma le indiscrezioni secondo cui l'adozione del figlio del partner per le coppie omosessuali, attualmente prevista dalla legge Cirinnà, sarà affrontata in una legge complessiva sulle adozioni sia etero sia omosessuali. "Una legge piena sulle unioni civili con diritti veri alle coppie gay. Mentre continueremo la battaglia sulle adozioni, non solo quelle speciali, con un ddl", scrive su Twitter.
Orfini: "Meglio stralcio che correzione arzigogolata" - "Io vorrei che ci fosse anche la stepchild adoption, che poi può stare in questa legge o comunque va normata successivamente anche se si decide per lo stralcio. Decisione che verrà presa martedì. Io condivido quello che ha detto Scalfarotto: meglio lo stralcio che una correzione un po' arzigogolata della stepchild". Così il presidente del Pd Matteo Orfini sulla possibilità, sempre più vicina, di cancellare le adozioni dal ddl Cinirrà.