Consiglio di presidenza

Vitalizi, in Senato tutti votano per il rinvio tranne il M5s e Roberto Calderoli

L'esponente della Lega: "Dopo aver affossato il ddl Richetti, l'ennesima proroga conferma che loro se li vogliono tenere". Tramonta definitivamente lo ius soli

23 Dic 2017 - 08:49
 © ansa

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Il Consiglio di presidenza del Senato con il voto contrario di Laura Bottici (M5S) e di Roberto Calderoli (Lega) ha deciso di rinviare sul taglio dei vitalizi. "Hanno votato tutti a favore, tranne me e la Bottici - afferma Calderoli - in attesa che ci si pronunci sui ricorsi alla Camera contro la delibera sui vitalizi. Neppure l'ultimo giorno di scuola si ravvedono. Dopo aver affossato il ddl Richetti, confermano che loro se li vogliono tenere".

"Vergogna. L'ultimo Consiglio di presidenza del Senato, che avrebbe dovuto discutere del taglio dei vitalizi, e che già in passato aveva bocciato la mia proposta di cancellarli, ha deciso di rinviare la decisione a 'babbo morto', ovvero mai. Eppure ancora oggi c'era sul tavolo la mia proposta di abolizione totale, e da subito, dei vitalizi, ma gli unici a votare contro il rinvio siamo stati il sottoscritto e l'esponente dei Cinque Stelle", attacca Calderoli. "La scorsa volta avevano bocciato la mia proposta, stasera non hanno avuto neppure il coraggio di andare a votarla. Che vergogna", ribadisce l'esponte della Lega.

Nuovo stop quindi del taglio sui vitalizi parlamentari. Il ddl era passato alla Camera quest'estate, ma subito dopo era stato affossato dai ricorsi sulla costituzionalità. E ora ha subito un altro arresto al Senato. Il Consiglio di presidenza, a parte il voto contrario del M5S e di Roberto Calderoli, ha infatti votato per il rinvio della delibera, nell'ultima seduta di fine anno, in attesa dei giudizi sui ricorsi a Montecitorio. 

Pd temporeggia: attendiamo i giudizi sui ricorsi a Montecitorio - Il Pd ha seguito la decisione di maggioranza. "In merito alla questione dei vitalizi abbiamo presentato una proposta di delibera analoga a quella del marzo 2017 presentata alla Camera - affermano i senatori -. Ma poiché su quella delibera pende il giudizio degli organi giurisdizionali di Montecitorio, rispetto ad una serie di ricorsi che lamentano una serie di criticità, anche sotto il profilo della legittimazione costituzionale, abbiamo deciso di aderire alla proposta della maggioranza del Consiglio di presidenza di non votare nessun atto e di attendere la pronuncia di tali organi". 

Richetti (Pd): "Mi vergogno di tutto il Pd" - Secondo quanto scritto da il Fatto Quotidiano, dopo quest'ultimo rinvio, Matteo Richetti, relatore del ddl approvato in estate alla Camera dopo un percorso lungo e pieno d'ostacoli, grazie al pressing del M5S, si è sfogato con i renziani modenesi affermando: "Mi vergogno per tutto il Pd. Tutto", ma soprattutto dei senatori, che sono stati di "un'avidità incomprensibile".

Addio ius soli - L'ipotesi di approvare il disegno di legge sullo ius soli entro la legislatura, che nei giorni scorsi sembrava remota, oggi è definitivamente tramontata. Il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli che, dopo aver invitato Monsignor Galantino che definiva il testo un segno di civiltà a portarsi tutti gli stranieri in Vaticano, parla apertamente del "funerale" del provvedimento. "L'ho ucciso io con le migliaia di emendamenti presentati" che hanno tenuto il testo inchiodato in commissione per mesi, assicura Calderoli. In realtà i "killer" della riforma della cittadinanza sono più d'uno.

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