Banche e vampiri

Banche e vampiri

Sorpresa allo sportello: se vuoi prelevare più di 2.500 euro devi prenotare. Gli istituti bancari decidono in autonomia le regole interne per il ritiro di contanti

08 Ott 2012 - 15:37
 © Istockphoto

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Filiale qualunque, di una banca qualunque, tra qualche giorno. Un cliente qualunque arriva allo sportello, accartoccia il numeretto di prenotazione della fila (quello che si usa anche alle Poste e, ormai, dal salumiere e al supermercato) e si rivolge educatamente al cassiere di turno (uno solo perché tutto il resto del personale è impegnato a promuovere investimenti che il piu’ delle volte si riveleranno dei bidoni): "Buongiorno - dice il cliente qualunque - vorrei prelevare dal mio conto 3000 euro".

“Buongiorno a Lei – risponde il cassiere. - Non può”.
"Perché? Guardi che il mio conto è ampiamente coperto! E poi sono anni che ai primi di ogni mese vengo in banca per fare un prelievo di questa entità".
"Appunto. Da oggi non si può più. Mi deve avvisare con una telefonata almeno due giorni prima. Prelievi così importanti non sono più consentiti". 

"Eppure – osserva pensieroso il cliente - non ho letto nulla sui giornali. Certo che questa stretta di governo e Guardia di Finanza sui movimenti di contanti sta diventando ossessiva. So benissimo che non posso fare pagamenti cash oltre i mille euro. Ma, pur rispettando la regola, la mia colf vuole contanti, i miei figli vogliono contanti, mia moglie vuole contanti per spese sia di casa che voluttuarie".

"No, no – dice impacciato il cassiere-. "La GdF o il governo non c’entrano nulla. E’ una disposizione interna"."Interna?""Sì da oggi gli sportelli delle banche, di tutte le banche, possono consegnare importi superiori a 2.500 euro solo a chi li ha prenotati"."Mi scusi, mi faccia capire – replica il cliente colpito da tanto ardire- Io ho un conto qui da vent’anni. Circa 30 mila euro. Sono soldi miei, guadagnati onestamente ed accreditati tramite banca. Non c’è nessun rosso (e, se è per questo, niente nemmeno in nero ). E lei non mi vuole dare i miei soldi? E perché?"

Il cassiere – sempre più impacciato: - Sa, sostiene la direzione generale – tutte le direzioni generali - che il vecchio sistema di prelievo per assecondare le richieste più disparate, ci costringeva a tenere a disposizione una gran massa di denaro liquido. Cosa che ci costava troppo"."Ah sì? Perché il mio conto qui me lo gestite gratuitamente? Gli assegni me li regalate? I bonifici che ormai sono costretto a fare per ogni pagamento o il mutuo, sono gratis? Se muovo qualche azione o obbligazione voi non ci prendete nemmeno una lira, pardon un euro? E i costi del Bancomat, delle carte di credito, le domiciliazioni bancarie, gli estratti conto (che arrivano sempre due mesi dopo l’emissione…) è tutta roba che mi regalate?""Non no, ha ragione, ma anche noi abbiamo le nostre spese…"

Al che il nostro cliente qualunque sbotta: "Ogni volta che vengo in filiale mi fate la posta per vendermi qualche fondo, qualche azione, bot o obbligazioni! Vi ho chiarito mille volte che non mi interessano, ma voi, testardi, ogni volta insistete. Quando poi non riuscite a piazzarli chiedete aiuto allo stato, all’Europa, a Bankitalia e sa il cielo a chi altro ancora. Qualcuno che vi dà retta lo trovate sempre. E vi arrivano miliardi sonanti (la Bce ve li avrà dati almeno due o tre volte!) con l’intesa che voi li rimettiate in circolo per finanziare la ripresa!! Invece ve li tenete in cassa e alzate i costi dei mutui alle stelle. Ora non volete ridarmi nemmeno i miei soldi: Ma siete banche o usurai?"

Il cassiere, gli occhi sbarrati, suda freddo e allarga sconsolato le braccia: Mi spiace, sono solo il cassiere. Appunto, e io sono solo il cliente – dice il nostro cliente qualunque che gira i tacchi e se ne va-. In fila dietro di lui una decina di altri clienti qualunque. Per il cassiere si prospetta una giornata infernale.NB: questa surreale scenetta avrà luogo tra qualche giorno in tutte le filiali di tutte le banche italiane. L’obbligo di prenotare il prelievo di contanti per importi superiori a 2500 euro è reale. Ed ogni riferimento a fatti e Enti, non è puramente casuale.

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