Nuove restrizioni

Quando il cibo può essere un pericolo

Nuove restrizioni da parte di Oms e Fao. Ecco cos'abbiamo rischiato finora

05 Lug 2012 - 15:08
 © Dal Web

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Nuove restrizioni nella commercializzazione degli alimenti per garantire la salute della popolazione mondiale. La Commissione del Codex Alimentarius, gestito dalla Fao (Food and Agriculture Organization) e dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ha definito nuovi standard alimentari di sicurezza e qualità.

I nemici della nostra salute possono trovarsi in alimenti che ci appaiono del tutto innocuicome il latte per neonati, le fette di melone pretagliate, la frutta secca e i frutti di mare. Ecco i nuovi protocolli e, dunque, a cosa siamo andati incontro finora.

Meno melamina nel latte Ridotti i limiti massimi di concentrazione di melamina nel latte per neonati. La sostanza, letale a concentrazioni elevate, è stata utilizzata illegalmente per aumentare il contenuto proteico in diversi prodotti tra cui gli alimenti per lattanti e il latte in polvere. La Commissione del Codex ha fissato il limite a un massimo di 0,15 mg/kg nel latte liquido per lattanti.

Micotossine nella frutta secca C'è poi il rischio aflatossine nei fichi secchi. Si tratta di un gruppo di micotossine prodotte da muffe, tossiche e cancerogene, che possono essere trovate in una varietà di prodotti come frutta secca, noci, spezie e cereali, anche a livelli elevati se il prodotto non è conservato correttamente. La Commissione ha ora deciso un limite massimo di sicurezza di 10 microgrammi/kg per i fichi secchi.

Fette di melone pretagliate Un problema emergente di sanità pubblica è legato alla sempre maggiore diffusione delle fette di melone pretagliate. “La polpa del frutto può diventare un terreno fertile per i batteri", ricordano gli esperti, aggiungendo che proprio le fette di melone sono state collegate a epidemie di salmonella e listeriosi. La Commissione ha raccomandato che i meloni pretagliati debbano essere confezionati o imballati e refrigerati il più presto possibile. Inoltre, devono essere distribuiti a temperature di 4 gradi o inferiori. Fondamentale disinfettare regolarmente i coltelli utilizzati per la preparazione.

Frutti di mare croce e delizia Per la Commissione, "L'igiene dei prodotti alimentari a base di pesce, in particolare molluschi, come cozze e ostriche, è diventato un importante problema di sicurezza alimentare". Saranno adottate una serie di misure igieniche preventive, per controllare i virus di origine alimentare.
I virus, infatti, sono generalmente più resistenti dei batteri. In particolare, quelli a trasmissione oro-fecale, possono rimanere per mesi in molluschi bivalvi, suolo, acqua e sedimenti. Inoltre, possono sopravvivere a congelamento, refrigerazione, raggi UV e disinfezione, ma sono sensibili al calore. Il rischio è contrarre l'epatite A e il norovirus.
La cottura, quindi, è un ottimo modo per evitare di contrarre malattie, inoltre, la Commissione sottolinea l'importanza della qualità dell'acqua di mare nelle aree di coltura.

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