Prevenire contro il virus

Hiv: donne più a rischio

Prima causa il rapporto sessuale non protetto. Una relazione duratura non è una garanzia

29 Ott 2012 - 16:23
 ©  Afp

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Crescono i casi di Hiv in Italia: la prima causa di infezione è il sesso non protetto. Si stima che in dieci anni, dal 1998 al 2009, i contagi attribuibili a trasmissione sessuale nel nostro Paese siano aumentati dal 13,3 per cento al 79 per cento del totale delle diagnosi di sieropositività.
Nonostante i comportamenti per la prevenzione dell'Hiv siano noti, l'Italia rimane all'ultimo posto in Europa nell'uso del profilattico. A rischiare di più sono le donne, a causa di fattori biologici, sociali e culturali.

Sms solidale per la Lila Al gentil sesso è dedicata e rivolta la campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi con sms solidale al 45508 lanciata dalla Lila (Lega italiana per la lotta all'Aids), in occasione del suo venticinquesimo anniversario, fino al 3 novembre a sostegno del progetto “Donna - prevenzione al femminile”, con l'obiettivo di informare e sensibilizzare le donne su come affrontare questo problema.
Con i fondi raccolti la Lila sosterrà un intervento mirato alla popolazione femminile, facendo informazione sulla prevenzione dell'Hiv e con iniziative sul territorio nazionale, tra cui linee telefoniche dedicate, sportelli di ascolto nelle sedi locali, produzione e diffusione di materiali informativi.

La coppia stabile non è un antidoto A rendere le donne particolarmente a rischio sono false credenze e ostacoli: per superarli è necessario, appunto, migliorare la conoscenza dell'Hiv. Molte pensano di non essere a rischio perché sono convinte che l'Hiv non le riguardi, oppure perché hanno una relazione di coppia stabile. In realtà, molte donne contraggono l'Hiv dal proprio marito o dal partner che ha rapporti non protetti al di fuori della coppia.
Oggi, a rischiare di più sono gli eterosessuali. Da qui la necessità di maggiore informazione, anche sul femidom, il profilattico al femminile, che consente alle donne la scelta libera e indipendente di proteggersi, conclude la Lila. Testimonial della campagna è la conduttrice tv Elena Di Cioccio.

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