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Bambini italiani i più grassi d'Europa

Il problema sociale dell'obesità infantile

30 Lug 2013 - 12:16
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Si calcola che, soltanto negli ultimi decenni, obesità e sovrappeso siano quasi triplicatI in numerose nazioni. Questo deve metterci in guardia e spingerci ad identificare strategie preventive efficaci. Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità l’obesità è come “un’epidemia globale e silente”. Proprio per questo, prevenzione e trattamento dell’eccesso di peso nel bambino sono da considerarsi priorità di salute pubblica.

Nel mondo, circa 300 milioni di individui sono obesi e circa il 4% dei bambini d’Europa è affetto da obesità, percentuale che è, peraltro, in netto aumento. Dal rapporto sulla salute in Europa, pubblicato dall’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS si rileva che “l’obesità infantile è in continuo aumento e, in molti Paesi europei, un bambino su cinque è affetto da obesità o sovrappeso. Un preoccupante dato di fatto è rappresentato dalla persistenza dell’obesità infantile nell’età adulta”. L’Italia detiene, purtroppo, il primato negativo europeo di bambini e adolescenti con eccesso di peso. Si calcola che circa il 23% dei bambini in fascia d’età tra 9-11 anni risulti in sovrappeso, mentre il 12% è obeso.

Tra le causa c’è sicuramente il ricorso frequente a snack e fast food. Soprattutto i giovani nella cosiddetta fase “preadolescenziale”, spesso prediligono prodotti classificati come “cibo spazzatura”, ovvero privi di valore nutrizionale, che peraltro trovano ovunque, nei supermercati, nei distributori automatici nelle scuole, nei negozi di alimentari e nei bar. Molto spesso, poi, sono i genitori stessi ad indirizzare i propri figli verso il consumo di tali cibi: “Se sei bravo/a ti porto a mangiare l’hamburger” oppure “Se fai i compiti senza capricci puoi mangiare le patatine”. In questo modo, il bambino sarà portato ad associare il cibo spazzatura ad un premio e continuerà ad assumerlo per compiacersi, considerandolo un comportamento corretto. Lo stile di vita sedentario, poi, incide notevolmente sull’accumulo indesiderato di grasso. Gli impegni lavorativi dei genitori e quelli scolastici dei bambini riducono la possibilità di praticare costantemente attività fisica (sportiva e/o ricreativa), soprattutto all’aria aperta.

L’obesità rappresenta un vero e proprio problema sociale, proprio per questo sono molteplici le strategie messe in campo. Pare, infatti, che anche la Disney si sia attivata a tale proposito, facendo sì che le reti di sua proprietà non mandino in onda spot pubblicitari contenenti cibo spazzatura e alimenti che non rientrano nella categoria di cibi destinati ad un’alimentazione adatta.

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