Il pesce è stato progettato per crescere più velocemente rispetto a quello selvatico. Non è stato rivelato il nome dell'acquirente
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A 25 anni dai primi esperimenti volti ad accelerare la crescita, sono stati venduti in Canada i primi salmoni geneticamente modificati. L'azienda statunitense AquaBounty Technologies ha ceduto il primo lotto commerciale, di 4,5 tonnellate, al prezzo di 11,70 dollari al chilogrammo senza rivelare l'acquirente. Per la prima volta animali geneticamente modificati, destinati alla tavola, finiscono sul mercato. Lo riporta il sito Nature.
Progettato per crescere più velocemente - Il pesce, una varietà di salmone atlantico (Salmo salar), è stato progettato per crescere più velocemente rispetto a quello selvatico, e raggiunge la dimensione giuste per il mercato in circa la metà del tempo, cioè in 18 mesi. Per giungere a questo risultati gli scienziati hanno aggiunto nel Dna del pesce i geni del salmone di Chinook (Oncorhynchus tshawytscha) che producono un ormone della crescita e i geni di una sorta di pesce gatto chiamato Zoarces americanus. Le modifiche genetiche consentono al salmone di produrre livelli costanti dell'ormone della crescita.
Un lungo iter - Agli inizi degli anni '90 l'azienda AquaBounty ha avviato le ricerche per ottenere salmone geneticamente modificato, ma dopo aver ottenuto i primi salmoni transgenici ha dovuto aspettare per metterli sul mercato. L'ok alla vendita arriva dopo una lunghissima battaglia sia per farla approvare dai sistemi regolatori sia per farla accettare dai consumatori.
Ancora vietato negli Usa - Nel 2015 la Fda (Food and Drug Administration) ha approvato negli Stati Uniti il consumo di salmone geneticamente modificato ma, a differenza del Canada, le battaglie politiche hanno bloccato finora l'ingresso della merce sul mercato a stelle e strisce. La legge che definisce il bilancio del governo statunitense per il 2017 include infatti una disposizione che proibisce la vendita di salmone transgenico fino a quando la Fda non svilupperà un programma per informare i consumatori che stanno acquistando un prodotto geneticamente modificato.