Chirurgia di precisione, il robot Da Vinci "esordisce" in sala operatoria
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Presentato alla clinica Santa Caterina da Siena di Torino, ha quattro braccia guidate dal medico tramite una console che consente interventi millimetrici
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Quattro braccia robotiche in grado di eseguire interventi chirurgici millimetrici e di ridurre i tempi di degenza post-operatoria. Sono queste le caratteristiche del robot "Da Vinci", in omaggio al celebre Leonardo che progettò il primo automa della storia, presentato alla clinica Santa Caterina da Siena di Torino. Le estremità del dispositivo sono guidate dal medico tramite una console, mentre una microcamera montata su un endoscopio fornisce immagini 3D degli organi interni del paziente.
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Ritenuta la piattaforma più avanzata a livello mondiale per la chirurgia mini-invasiva, il robot Da Vinci consente di effettuare operazioni con una precisione senza precedenti, limitando la perdita di sangue e riducendo al minimo il fabbisogno trasfusionale. Ma non finisce qui. Il dispositivo si è dimostrato efficiente anche sul versante dei test: è infatti capace di effettuare un esame cardiaco in appena 250 millesimi di secondo, una Tac a 128 strati e una risonanza magnetica "anti-claustrofobia".
Operazioni e degenza più veloci - Tra le conquiste più importanti dal punto di vista del paziente c'è una sensibile riduzione dei tempi operatori e post-operatori, che in molti casi vengono dimezzati rispetto alle procedure tradizionali. Con il nuovo robot l'approccio mini-invasivo può essere adattato a numerose procedure chirurgiche delle diverse specialità. Il sistema viene utilizzato in particolare in Urologia (67% dell'attività), seguita da Chirurgia Generale (16%), Ginecologia (10%), Otorinolaringoiatria (4%), Cardiochirurgia e Chirurgia Toracica (3%).
Consolle e banca dati - A guidare le braccia robotiche sono i semplici movimenti del polso del chirurgo, che può operare anche in equipe con un altro specialista grazie ad una seconda console. Il sistema, basato anche sul controllo intuitivo dei movimenti, permette di superare i limiti delle tecnologie chirurgiche convenzionali, avendo anche sempre a disposizione tutti i dati del paziente. Sullo schermo, infatti, chi opera può visualizzare contemporaneamente l'immagine in 3D del campo operatorio ma anche quelle di esami effettuati dal paziente, come ecografie elettrocardiogrammi.