Gli esperimenti interesseranno embrioni non destinati alla riproduzione, saranno condotti dal Francis Crick Institute di Londra. Gli esperti: possibili miglioramenti nella fecondazione assistita
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In Gran Bretagna arriva il via libera al primo esperimento nella storia del Paese che modifica geneticamente gli embrioni umani non destinati alla riproduzione. La Bbc ha fatto sapere che l'Autorità per fertilità ed embriologia ha autorizzato gli scienziati a compiere i test per comprendere i primi stadi dello sviluppo embrionale. Si potrà inoltre far luce su alcuni fenomeni connessi, per capire per esempio cosa accade al feto negli aborti spontanei.
li esperimenti dovrebbero avere inizio nel giro di qualche mese e a condurli sarà il Francis Crick Institute di Londra. La normativa vieta comunque che gli embrioni vengano impiantati per dare il via a una gravidanza.
La legge britannica permette infatti le ricerche sugli embrioni, anche modificati, a patto che questi non vengano impiantati per dare il via a una gravidanza. A chiedere l'autorizzazione, come aveva riferito a gennaio la Bbc, è stata Kathy Niakan del Francis Crick Institute, per un esperimento che dovrebbe coinvolgere nella fase iniziale 20-30 embrioni.
Ogni cento ovuli fecondati, aveva spiegato la ricercatrice, meno di 50 raggiungono lo stadio di blastocisti, con circa 200-300 cellule, mentre solo 13 arrivano al terzo mese. Per capire cosa determina queste differenze i ricercatori useranno la tecnica "Crispr", che permette di fare un'operazione "taglia e incolla" del Dna in modo da "spegnere" un gene alla volta e capire quali sono quelli fondamentali per lo sviluppo. Questa ricerca, aveva chiarito la ricercatrice, "può portare a miglioramenti nella fecondazione assistita, oltre a farci capire di più sui primissimi stadi dello sviluppo".