"FERMARE L'EPIDEMIA NEL 2030"

Lotta all'Hiv, Milano aderisce al progetto internazionale Fast-Track Cities

L'obiettivo è diffondere in maniera capillare il programma di prevenzione e cura nelle grandi città. Il progetto è stato lanciato da una partnership globale tra la città di Parigi e altre associazioni Onu

20 Lug 2018 - 22:31

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Il Comune di Milano ha aderito al progetto internazionale per la lotta all'Hiv Fast-Track Cities e parteciperà il 24 luglio a una serie di incontri ad Amsterdam. L'obiettivo è quello di riuscire ad arrestare l'epidemia nel 2030. Il progetto è nato dalla partnership tra il Comune di Parigi, l'Associazione internazionale dei fornitori di cure per l'Aid (IAPAC), il programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Hiv/Aids (UNAIDS) e il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat), in collaborazione con partner e parti interessate locali, nazionali, regionali e internazionali.

L'interlocuzione col Comune di Milano è iniziata a febbraio 2017, quando la Presidente della Fondazione The Bridge, Rosaria Iardino, incaricata dall’Istituto Superiore di sanità di coordinare il dialogo tra IAPAC e le Istituzioni Milanesi, ha incontrato Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, per presentare ufficialmente il progetto di adesione.

L'iniziativa è stata lanciata in occasione della Giornata mondiale dell'Aids 2014 a Parigi, dove sindaci di 27 città in oltre 50 paesi si sono riuniti per firmare la Dichiarazione di Parigi sulle città a corsia preferenziale (Dichiarazione di Parigi) impegnandosi ad accelerare e aumentare le risposte locali all'Aids. Altre città hanno successivamente firmato la Dichiarazione di Parigi (ad es., Milano, Mumbai, San Francisco) e sono in corso trattative per reclutare altre città.

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