"PERICOLO PER I NOSTRI FIGLI"

Morbillo, allarme Unicef: "Nel mondo uccide 132mila bimbi l'anno"

"Non si tratta di un banale raffreddore. Non esiste una medicina specifica per combatterlo, e nei bambini più piccoli e con difese immunitarie più fragili può avere complicanze letali"

17 Mar 2017 - 14:23

I nuovi dati diffusi dal ministero sul morbillo "non fanno che confermare la serietà dell'allarme lanciato più volte in questi ultimi anni". A sottolinearlo è Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia, secondo cui "il morbillo sta tornando a minacciare la salute e la vita dei nostri bambini". Nel mondo secondo l'organizzazione dell'Onu il virus "uccide ogni anno circa 132mila bambini: 15 all'ora, ogni ora di ogni giorno dell'anno".

"Se la copertura vaccinale continuerà a calare - prosegue Iacomini - c'è il rischio concreto di tornare a vedere nel nostro paese scene che speravamo di avere scacciato per sempre: famiglie che piangono la scomparsa di un figlio per colpa di una malattia che si sarebbe potuta evitare con un semplice vaccino gratuito. Il morbillo, ricordiamolo, non è un banale raffreddore". "Non esiste una medicina specifica per combatterlo, e nei bambini più piccoli e con difese immunitarie più fragili può avere complicanze letali", dice ancora.

"Sarebbe davvero tragico se dopo avere lottato senza tregua per ridurre drasticamente gli effetti del morbillo ovunque nel mondo, dovessimo constatare che per pregiudizio e ignoranza abbiamo lasciato entrare nuovamente il morbillo elle nostre case. Siamo a favore di qualunque misura che il ministero della Salute vorrà intraprendere per proteggere i bambini in Italia da questa rinnovata minaccia", conclude Iacomini.

I nuovi contagi in Italia - Intanto in Italia si registrano nuovi casi di morbillo. Dopo una radiologa e un'operatrice dell'area infantile, a Firenze ha contratto la malattia anche un'anestesista dell'ospedale San Giovanni di Dio. In Piemonte sono stati registrati invece 27 nuovi casi di contagio avvenuti in ospedale, 23 dei quali a carico di operatori sanitari (per i quali la vaccinazione è raccomandata e gratuita) e 4 a carico di pazienti ricoverati.

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