Secondo un recente studio sarebbe sempre stato etichettato come semplice "tessuto connettivo" a causa del metodo sbagliato utilizzato per esaminarlo al microscopio
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Una scoperta rivoluzionaria, pubblicata sulla rivista "Scientific Reports" dall'Università di New York e dal Mount Sinai Beth Israel Medical Centre, riguarda l'anatomia e rivela l'esistenza di un "nuovo" organo, tra i più grandi del corpo umano: l'interstizio.
Etichettato da sempre come un semplice tessuto connettivo Da sempre banalizzato e semplificato come un semplice tessuto connettivo, l'interstizio era rimasto "invisibile" nella sua complessità a causa dei metodi utilizzati per esaminarlo al microscopio che lo facevano apparire, erroneamente, denso e compatto. La ricerca della NYU e del Mount Sinai Beth Israel Medical Centre ha, invece, rivelato che l'interstizio è diffuso in tutto l'organismo, sotto la pelle e nei tessuti che rivestono l'apparato digerente, i polmoni, i vasi sanguigni e i muscoli. Fin qui non sembra esserci niente di "sorprendente". Quello che, però, è emerso dalla ricerca è che l'interstizio è formato da cavità interconnesse piene di liquido e sostenute da fibre di collagene ed elastina per cui, se da un lato è vero che agisce come "ammortizzatore", dall'altro la sua presenza potrebbe spiegare anche molti fenomeni biologici come la diffusione dei tumori, l'invecchiamento della pelle, le malattie infiammatorie degenerative e perfino il meccanismo d'azione dell'agopuntura.