I test effettuati su ratti presso l'Università del Minnesota rivelano che le fibre riparate funzionano perfettamente dopo tre mesi
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Ricostruire nervi lesionati usando "impalcature" in silicone stampate in 3D. E' il frutto di una ricerca condotta presso l'Università del Minnesota che potrebbe offrire una speranza concreta alle oltre 200mila persone che ogni anno subiscono lesioni nervose in seguito a incidenti e malattie. I primi test su ratti hanno dato ottimi risultati: i roditori sono tornati a camminare nell'arco di tre mesi. Il prossimo obiettivo degli studiosi è inaugurare la sperimentazione sull'uomo.
Ricerca combinata - I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Advanced Functional Materials. La rigenerazione dei nervi è un processo molto complesso ed è molto raro riuscire a riparare i danni provocati da incidenti e malattie. Ma il nuovo metodo messo a punto dai ricercatori americani, nato dalla collaborazione di ben cinque centri di ricerca Usa, potrebbe risolverlo combinando due differenti tecniche, la scansione 3D e la stampa 3D.
Prima fase - I primi esperimenti sono stati fatti su ratti con gravi lesioni al nervo sciatico. Gli scienziati hanno quindi provveduto a ricostruire il tratto danneggiato, che è tornato a funzionare perfettamente dopo poche settimane. La tecnica utilizzata si articola in due fasi. La prima consiste nel "fotografare" e ricostruire perfettamente le porzioni di nervi mancanti o danneggiate grazie a un sofisticato scanner che ricostruisce le immagini in tre dimensioni.
Seconda fase - Una volta creato il modello virtuale i ricercatori hanno stampato una "impalcatura" in silicone, formata da guide in grado di dare forma e indirizzare la ricrescita dei neuroni mancanti. In appena 12 settimane le fibre nervose si sono rigenerate e hanno permesso ai ratti di tornare a camminare normalmente. "Il prossimo eccitante passo - ha spiegato Michael McAlpine, leader del team di ricerca - sarà quello di impiantare queste guide nell'uomo".