Torino, primo trapianto "simultaneo" di rene a un fratello e a una sorella
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L'intervento è stato effettuato all'ospedale Molinette. Gli organi sono stati prelevati dalla stessa donatrice, morta per emorragia cerebrale
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Doppio trapianto di rene all'ospedale Molinette di Torino, dove per la prima volta è stata praticata la delicata operazione su fratello e sorella contemporaneamente. Su entrambi, affetti da nefropatia policistica ereditaria, è stato impiantato un rene nuovo. Entrambi gli organi sono stati prelevati da una donatrice morta in seguito a un'emorragia cerebrale.
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La possibilità di impiantare gli organi provenienti da uno stesso donatore a una coppia fratello e sorella è data dalla compatibilità immunitaria molto simile tra i due trapiantati. La donatrice era una donna di 41 anni di origini romene morta per emorragia cerebrale. Il rene sinistro e' stato trapiantato a un 48enne venezuelano che aveva passato gli ultimi due anni in dialisi. Il rene destro, invece, è andato alla sorella di 50 anni, affetta dalla stessa patologia anche se non ancora in dialisi.
L'intervento da record, effettuato nello stesso pomeriggio dai chirurghi vascolari Aldo Verri e Monica Hafner, è riuscito perfettamente e ora i pazienti sono ricoverati presso la terapia intensiva della Nefrologia Dialisi Trapianto delle Molinette.
"Stiamo finalmente bene - hanno detto fratello e sorella ringraziando il personale sanitario dell'ospedale le Molinette - Il trapianto è un sogno che si avvera. Ora la nostra speranza è quella di tornare ad una vita normale".
L'intervento effettuato all'ospedale Molinette è soltanto l'ultimo esempio dell'eccellenza della chirurgia italiana in ambito di trapianti. Sempre a Torino, infatti, è stato effettuato il primo trapianto di rene su paziente sveglio, il primo doppio trapianto di fegato e cellule staminali e il primo caso di trapianto di bacino su malato oncologico.
"Al di là della circostanza particolare di vedere trapiantati nello stesso giorno un fratello e una sorella, questo evento deve riportare l'attenzione sulla malattia renale ereditaria del rene policistico, che può colpire diversi membri all'interno di una stessa famiglia", osserva il professor Luigi Biancone, direttore di nefrologia presso l'ospedale Molinette. "E' una causa importante di insufficienza renale avanzata - aggiunge - dal momento che circa l'8% dei pazienti in dialisi è affetto da questa patologia".