COPIONI DA MATURITA'

Maturita’ 2014, presidi disarmati contro i copioni hi-tech

Era il 12 aprile del 2013 quando, in vista degli esami di Maturità, il presidente dell’associazione nazionale dei presidi, Giorgio Rembado, scrisse una lettera al Presidente della Repubblica lanciando un appello, forte e chiaro: “Aiutateci a garantire la correttezza dell’esame”. Rimase lettera morta.

06 Giu 2014 - 15:34
 © -afp

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Che cosa è accaduto dopo la lettera di Rembado? Niente, come scriviamo su Skuola.net. La scuola, probabilmente, non può permettersi tecnologie adeguate a contrastare l'attitudine dei furbetti del web. E il copia copia durante gli esami di maturità è infatti cosa nota. Così come le fughe di notizie dopo pochissimi minuti dall'apertura delle buste. Qual è la paura dei presidi? Che gli infiniti file di appunti e traduzioni, disponibili nelle tasche dei maturandi, vadano ad intaccare la serietà dell'esame di maturità.

SCUOLE ALL'ANTICA - "Sono scoraggiato – ammette Rembado – così tanto da non reiterare la richiesta. Mi sembra inutile ostinarsi a fare la parte del grillo parlante. Ormai i ragazzi hanno tra le mani una tecnologia dalla potenza spaventosa, non paragonabile ai mezzi di difesa della scuola che, ancora una volta, non riesce a stare al passo con i tempi".

PRESIDI VIGILANTES – Come vigileranno allora le commissioni? “Semplice –spiega Rembado – controlleranno all'antica. Alla vecchia maniera, quindi a vista. Mi rivolgo a loro: massima attenzione, ne va della correttezza dell'esame".

SE TI BECCO… - Cosa accade al maturando che, in sede d'esame, dovesse essere beccato a scartabellare gli appunti online? Con uno smartphone o un Ipad tra le mani? “Deve essere allontanato dall'esame e perde l'anno – assicura Rembado – si tratta comunque di casi molto isolati, ben più isolati del reale fenomeno di copiatura".

L'APPELLO DI REMBADO – Queste le parole del presidente dell'Anp: “Purtroppo, da alcuni anni, si rinnovano le segnalazioni di episodi che intaccano la regolarità delle prove, e con esse la credibilità ed il prestigio dell'istituzione scolastica: comportamenti di singoli, resi più facili dalla disponibilità di tecnologie di comunicazione telematica ormai alla portata di tutti. Da qui la pratica sempre più diffusa del plagio, soprattutto in sede di prove scritte, cui i mezzi di comunicazione danno in quei giorni grande eco. Rivolgiamo al Ministro la richiesta di impartire tutte le disposizioni necessarie – incluso, se del caso, il ricorso a tecnologie informatiche idonee a contrastare il fenomeno". Sorveglianza hi-tech, quindi, contro i copioni del web.

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